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Picchiato presunto gay e comunista, il commento di Soldà 

Il vicepresidente dell'Italia dei Diritti: “Brutalità inaudita, occorre una ferma condanna di tali fenomeni”

Roma, 27 ottobre 2009 – “Questo caso è di una crudeltà inaudita e testimonia come la situazione, invece di migliorare, peggiora sempre di più”. Questo l'amaro commento del vicepresidente dell'Italia dei Diritti Roberto Soldà sull'ennesimo caso di violenza gratuita ai danni di un ragazzo romano picchiato perché vestito in modo alternativo e riconducibile a una posizione politica di sinistra oltre che ad una solo presunta omosessualità. Una violenza feroce che ha procurato al giovane la frattura del setto nasale e di una costola. “Un atteggiamento esecrabile e privo di motivazioni – prosegue Soldà – oltre che fuori da ogni logica. E' inconcepibile rischiare la vita in questo modo, semplicemente uscendo di casa. Questa è l'ennesima dimostrazione del clima pesante in cui alcuni elementi facenti parte del sottobosco locale, vogliono costringerci a vivere. Occorre fare opera di prevenzione ma anche – conclude Soldà – condannare in modo fermo e determinato tali fenomeni”.

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