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Sicurezza, non solo questione di nomadi

I

nostri connazionali chiedono sempre più giustizia e più sicurezza, ed è giusto che queste richieste siano garantite dallo Stato, il nostro Paese deve proteggerci. Ci sono Paesi dell’Ue che applicano il reato di clandestinità, credo che la riforma sicurezza del ministro Roberto Maroni sia condivisibile dalla maggioranza dei nostri connazionali e mi sembra che questo decreto legge si debba approvare. Il nostro è un Paese autonomo, io mi fido di questo pacchetto sicurezza che credo serva a ordinare le nostre città combattendo l’illegalità.
Alberto Calle

Ecco una delle molte identiche lettere dell’ultima ondata di afflato per le note misure annunciate dal governo sul tema della sicurezza. Non è una lettera originale, non contiene una analisi particolarmente articolata della realtà, ma è sincera e, appunto, generalmente condivisa da chi vive una realtà che ritiene assai semplice nell’evidenza dei suoi problemi. La mia non sarà una risposta originale, ma forse un pochino meno semplice. Bene, abbiamo una linea di condotta governativa ferma e chiara, chiarissima; questo ci dà sollievo a tutti perché, compresi gli elettori del centrosinistra, la mancanza di chiarezza e di fermezza del passato governo ci ha sfinito. E ci dà sollievo il fatto che sarà facile e rapido constatare se le misure annunciate saranno applicate e quali risultati daranno. “Stiamo a vedere” non sarà una rinuncia disincantata ma una ragionevole attesa. Stiamo a vedere, dunque, e in capo a un anno o due sapremo se saremo più sereni e sicuri, perché la lotta alla criminalità diffusa non può essere come la lotta al terrorismo di Bush, una guerra metafisica, eterna, senza più fine. Chiederei solo ai lettori di tenere gli occhi aperti; mentre ci smangiamo di angoscia terrorizzati dal potenziale scippatore in agguato dietro l’angolo della via, potrebbe accadere che un gruppetto di medici iscritti al patrio ordine erede di Ippocrate stia meditando di annunciarci di avere una grave patologia che non abbiamo, indi affettarci ben bene in sala operatoria per tirare su la nota spese della clinica e il proprio stipendio a cui ci rivolgiamo pieni di speranza e fiducia nella bontà delle privatizzazioni dei servizi sanitari. Come avete visto e letto in questi giorni, spariti gli zingari dalle strade resterà ancora qualcosina da fare prima di tirare un sospiro di sollievo.

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