Inganni ad arte. Meraviglie del trompe-l’oeil dall’antichità  al contemporaneo

Dagli affreschi dell’antichità greco-romana attraverso capolavori dell’arte moderna europea fino ai giorni nostri, centinaia di opere provenienti da musei e collezioni private italiani ed esteri, raccontano l’intrigante e spettacolare storia del trompe-l’œil.
Il fortunato tema dell’inganno, dell’eterna sfida fra la realtà e la sua simulazione è presentato non solo nell’ambito della pittura, ma nella trasversalità che di fatto ha caratterizzato la sua diffusa fortuna nel percorso dell’arte europea: tarsie lignee che aprono immaginarie finestre su vedute urbane; piani di tavolo che invitano ad afferrare oggetti ingannevolmente prensili; vasellami travestiti in forme animali e vegetali; sculture policrome che con materie di antica tradizione o con le moderne resine “danno vita” a cloni sottilmente inquietanti.
La mostra abbraccia l’intero arco cronologico del trompe-l’œil, riunendo un’antologia di esempi rappresentativi dei suoi diversi aspetti. Pitture parietali d’epoca romana illustrano i motivi dell’antichità classica che per prima ha spinto la “verosimiglianza” fino all’illusionismo. Capolavori di Andrea Mantegna, Tiziano, Paolo Veronese raccontano la rinascita europea del trompe-l’œil dopo la lunga parentesi del Medioevo, che aveva programmaticamente eluso il naturalismo. Tra le molte curiosità del Seicento e Settecento fiammingo, il celebre “Scarabattolo” del Museo dell’Opificio, una fra le meraviglie riconosciute del trompe-l’œil, che ritrae una raccolta del Gran Principe Ferdinando de’ Medici, fatta di “naturalia” e “artificialia” in parte rintracciati ed esposti in mostra, ad alimentare il gioco di specchi fra realtà e finzione.
La mostra presenterà per la prima volta in Italia i pittori realisti dell’Ottocento statunitense. Mentre opere, fra gli altri, di Michelangelo Pistoletto, Vettor Pisani, Carol Feuerman mostrano le diverse declinazioni del tema messe in atto dall’arte del Novecento e contemporanea.

Promossa e organizzata da: Soprintendenza PSAE e per il Polo museale della città di Firenze, Opificio delle Pietre Dure di Firenze, Fondazione Palazzo Strozzi.

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Informazioni Evento:
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Data Inizio:16 ottobre 2009
Data Fine: 24 gennaio 2010
Luogo: Firenze, Palazzo Strozzi
Orario: tutti I giorni 9,00 – 20,00, Giovedì 9,00-23,00
Telefono: 055/2645155

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Dove:
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Palazzo Strozzi
Situato nel cuore di Firenze, fra l’omonima piazza e via Tornabuoni, Palazzo Strozzi è considerato uno degli esempi più significativi di architettura privata rinascimentale. Commissionato dal mercante fiorentino Filippo Strozzi, fu iniziato nel 1489 forse su progetto di Benedetto da Maiano.
Palazzo Strozzi rappresenta l’esempio perfetto dell’ideale di dimora signorile del Rinascimento e nel complesso appare, secondo volontà dello stesso Filippo Strozzi, come una piccola fortezza nel cuore della città.
Dalla Seconda Guerra Mondiale Palazzo Strozzi è stato considerato lo spazio più importante per le grandi mostre temporanee, tra cui La collezione Peggy Guggenheim (1949),Gustav Klimt(1992), La Natura Morta Italiana(2003) Botticelli e Filippino Lippi (che è stata la mostra più visitata in Italia nel 2004), Leon Battista Alberti(2006) e Cezanne a Firenze (2007).

Proprietà: Comunale
Città: Firenze
Indirizzo: Piazza degli Strozzi, 1
CAP: 50123
Provincia: Fi
Regione: Toscana
Telefono: 055 2776461/06
Sito web: http://www.palazzostrozzi.org/

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