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Cammarata: sindaco abusivo di Palermo

di Leoluca Orlando

Cammarata, se avesse un briciolo di etica, si dovrebbe dimettere senza nemmeno aspettare la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale. Lui è un sindaco abusivo a Palermo. La condanna di due Presidenti di seggio ne sono la prova. Ma non ci aspettiamo nulla da un'esponente del Pdl, che prende ordini per lo più da un uomo come Berlusconi. Quindi dovremo attendere ancora per avere giustizia.

Quanto accaduto e quanto si sta verificando oggi a Palermo non può lasciare immutate le cose altrimenti istruire processi in Sicilia a cosa serve?

A restituire l'orgoglio ai frodati? Che te ne fai della ragione se questa non ti aiuta a cambiare le cose? Se l'arroganza e questi bari poi finiscono comunque per avere il sopravvento? Questa de-moralizzazione conduce verso la strada “chi frega per primo, frega due volte”, ma Italia dei Valori questa strada non la percorrerà mai.

A quanti hanno guardato, con ostilità e sufficienza, le mie denunce penali non resta che far presente che ieri è arrivata la conferma in sede giudiziaria penale di reati commessi da sostenitori del Sindaco Cammarata durante le elezioni amministrative di Palermo nel 2007.

Due Presidenti di seggio sono stati condannati entrambi ad oltre quattro anni di carcere, due candidati di liste a sostegno di Cammarata sono condannati entrambi ad oltre tre anni di carcere.

I condannati dovranno altresì pagare il risarcimento dei danni alle parti civili costituite.

Tra le costituzioni di parte civile numerosi cittadini, oltre a me, che ho promosso l'azione penale, al sen. Fabio Giambrone e al partito Italia dei Valori.

Quelle elezioni furono caratterizzate tanto da numerose ipotesi di reato quanto da brogli e irregolarità sostanziali, tutti a favore del Cammarata proclamato Sindaco.

Per rispetto della libertà e volontà degli elettori, continueremo a coltivare tutte le azioni penali già intraprese e pendenti, ricordando che siamo in attesa della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale che, dopo aver riscontrato documentalmente fondate le denunce di illegittimità sostanziale dell'intera procedura, annulli l'elezione di un Sindaco tanto dannoso per la Città quanto abusivo.

Resta, infine, da rilevare – anche se non desterà alcuna sorpresa in chi conosce i personaggi – che il Sindaco Cammarata è difeso apertamente, in evidente contrasto con il ruolo istituzionale che ricoprono, da Renato Schifani, Presidente del Senato, e da Angelino Alfano, Ministro della Giustizia; oltre, ovviamente che da Silvio Berlusconi.

Non c'è da stupirsi. Trattasi degli autori di due famigerati Lodi, riconosciuti “vergogna“ da milioni di italiani e dall'opinione pubblica internazionale, ed entrambi annullati dalla Corte Costituzionale, che ha censurato l'inammissibile e incostituzionale tentativo di impedire che venisse processato l'imputato Silvio Berlusconi.

Vale per gli odierni condannati, come per Cammarata, Berlusconi, Schifani e Alfano la massima di saggezza popolare: “Uno non si piglia se non si somiglia“.

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