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Tredicenne marchiato a fuoco a Torino, il commento di Soldà 

Il vicepresidente dell'Italia dei Diritti: “Le famiglie si facciano carico del compito di insegnare il rispetto ai propri figli”

Torino, 23 ottobre 2009 – “E' terribile dirlo ma ormai non c'è scuola in Italia in cui non si verifichino fenomeni di bullismo”. Così Roberto Soldà, vicepresidente dell'Italia dei Diritti, commenta l'ennesimo atto di violenza avvenuto ieri nella scuola Albe Steiner di Torino, dove un ragazzino di appena tredici anni è stato aggredito da due compagni di scuola e marchiato a fuoco con un pezzo di ferro arroventato montato su una biro. La vittima ha riportato un'ustione di secondo grado al braccio e dovrà essere operata. I due autori del fatto, entrambi studenti, sono stati denunciati per lesioni aggravate alla Procura dei Minori. La scuola torinese aveva già fatto parlare di sé nel 2006, quando quattro ragazzi filmarono con un cellulare i maltrattamenti operati ai danni di un compagno disabile per poi diffonderne le immagini attraverso YouTube.

“Il fatto – aggiunge Soldà – è ancor più grave alla luce della giovane età dei protagonisti. Ciò rende evidente – conclude il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro – quanto sia difficile portare un po' di educazione civica e di rispetto all'interno delle strutture scolastiche se non c'è un contesto familiare congruo”.

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