Grazie al PIE, (Partito degli Italiani dall’Estero) oggi stiamo assistendo alla nascita di gruppi e gruppettini che si diffondono e crescono a macche di leopardo intorno a questo Movimento d’Alleanza Italica; ideato e lanciato con il contributo di Salvatore Viglia e molti italiani all’estero.
Con la Costituzione in mano da un anno a questa parte hanno voluto caparbiamente enfatizzare l’enorme disparita’ tra cittadini residenti nel mondo e i nostri confratelli in madre patria, a partire dal voto all’estero; quest’ultimo carpito come diritto costituzionale, (art. 48) e fondamentale (art.35). (1) Pionieri d’iniziative come il voto paritario e a tutte le elezioni, punto cardine per il ripristino della co-integrazione delle due culture e un rilancio reale del Made in Italy nel mondo, senza un ponte diretto con le proprie origini, non si cresce o si moltiplicano le entrate. (2) Ristrutturazione dei servizi consolari ed enti, strumenti essenziali di rinnovamento, a: abolizione di enti inutili e inservibili come i CGIE e Circoscrizioni Estere, b: rafforzamento dei COMITES con l’elezione diretta dei Presidenti, c: il loro spostamento delle sedi nei consolati ristabilendo un contatto diretto e pragmatico verso l’associazionismo, d: la creazione di un ponte diretto tra questi, la Farnesina, le Regioni, le Province e i Comuni, e: una loro completa indipendenza dai consolati.
Per decenni i cittadini italiani migranti si sono visti violare diritti fondamentali e costituzionali come l’insegnamento, tutela sul lavoro e assistenza sociale art.3/6/9/21/22/31/32/33/34/35/38/48
Per la realizzazione di questi principi fondamentali e inviolabili ,il PIE e’ pronto per raccogliere sotto lo stesso omblellone l’associazionismo italiano all’estero, come forza, perseveranza, conduttiera e voce trainante.
Signori della Giuria e “Baroni” all’Estero giudicate bene oggi, domani saremo noi a giudicarvi e non ci sara’ una cicala e l’uccelin picchi(atore) a sparare piu’ cazzate ( mi scuso con i tredicenni)… lunga vita al nascente e crescente PIE
