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IBRAMEETINGTOWN 2009: Città  italiane e brasiliane a confronto

L’On. Fabio Porta al Seminario organizzato a conclusione del Festival della Creatività: “la cooperazione decentrata protagonista indiscussa della solidarietà che ‘parla italiano’.

Intervenendo alla tavola rotonda conclusiva delI’IBRAMEETINGTOWN, il primo incontro biennale delle “città future” organizzato a Firenze nell’ambito del “Festival della Creatività” – evento promosso dalla Regione Toscana – l’On. Fabio Porta ha parlato del ruolo della cooperazione decentrata nello sviluppo delle relazioni tra Italia e Brasile.
“In questi ultimi due anni la cooperazione italiana in Brasile si è mantenuta all’altezza della sua ormai grande e consolidata tradizione grazie al fondamentale apporto degli enti locali italiani – ha esordito il Presidente dell’Associazione Italia-Brasile – mentre dall’altro lato il governo italiano tagliava drasticamente le risorse per la cooperazione allo sviluppo e la presenza italiana all’estero”.
Il Brasile, secondo il parlamentare del PD eletto in Sudamerica, “è un Paese-continente, ancora attraversato da profonde contraddizioni che ne caratterizzano il forte sviluppo; convivono nel Paese infatti settori all’avanguardia come anche aree geografiche fortemente sviluppate accanto a zone povere e arretrate caratterizzate dalla presenza di larghe fasce di esclusione sociale”.
La cooperazione decentrata, secondo l’On. Porta, “permette di mediare all’interno di queste contraddizioni, evidenziando opportunità di internazionalizzazione per le nostre piccole e medie imprese ma allo stesso tempo intervenendo a sostegno di situazioni di rischio sociale in maniera diretta e significativa; un approccio che oggi si arricchisce anche grazie alla possibile ‘triangolazione’, ossia alla cooperazione in Paesi ‘terzi’ come quelli dell’Africa o delle aree più povere del Sudamerica”.
“L’assegnazione a Rio de Janeiro delle Olimpiadi del 2016 – ha concluso l’On. Porta – non e’ stata soltanto la vittoria di Lula su Obama, ma l’affermazione di un Paese emergente sul ‘vecchio mondo’; il Brasile si confrontava infatti con Stati Uniti, Giappone e Spagna: con il Brasile ha vinto il futuro e un intero continente, il Sudamerica, pronto ad uscire in maniera definitiva dallo stato di inferiorità al quale spesso e’ stato relegato e a conquistare lo spazio economico e politico che gli compete”.

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