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Da Rembrandt a Gauguin a Picasso. L’incanto della pittura

Sessantacinque capolavori della pittura europea dal Cinquecento al Novecento provenienti da uno tra i maggiori musei del mondo, il Museum of Fine Arts di Boston.

Occasione che mai più si verificherà, dal momento che l’Istituzione americana ha in atto una parziale chiusura delle sale che porterà, nell’autunno 2010, all’inaugurazione della nuova, immensa ala progettata da Norman Foster. Tale iniziativa condurrà poi, come sempre accade in questi casi, a un successivo blocco dei prestiti. Pertanto Rimini si candida a essere il luogo che, non solo in Italia ma in Europa, rappresenterà nei prossimi mesi Boston e il suo straordinario Museo.

La Mostra vuole essere una grande lezione di storia dell’arte raccontata a tutti.
Singolarmente vicine infatti le dichiarazioni del direttore del Museo americano, Malcolm Rogers e del direttore di Linea d’ombra, nonché curatore di questa mostra, Marco Goldin: l’arte è per tutti. Nella comune convinzione che non si debbano innalzare ostacoli né barriere davanti alle opere d’arte, ai capolavori d’ogni tempo. E che questi capolavori possano essere amati anche da coloro che magari non hanno compiuto studi specifici.

Sei le sezioni della grande Esposizione: Il sentimento religioso, La nobiltà del ritratto, L’intimità del ritratto, Nature morte, Interni e Il nuovo paesaggio.

La mostra di Rimini, che pur ripercorre molte importanti scuole nazionali in Europa, sarà allestita da Marco Goldin secondo un’idea di continui e significativi accostamenti, che per esempio porrà accanto i ritratti realizzati da Tintoretto e Moroni a quell’assoluto capo d’opera, meraviglia tra le meraviglie, che è il celeberrimo ritratto di Edmondo e Teresa Morbilli dipinto da Degas nel 1865. Oppure avvicinerà la nuova idea di paesaggio prima in Constable e poi in Corot, o ancora assocerà gli sguardi sensibilissimi dipinti prima da Van Dyck e poi da Gainsborough. Per non dire di una superba sequenza di nature morte che, partendo dal campione in questa disciplina tra gli impressionisti, Fantin–Latour, giungerà alle opere di Matisse, Gris e Braque.
Ma ancora lo strazio di una sublime deposizione di Veronese accanto all’allagato buio di un quadro superbo di Francesco Del Cairo con la testa di san Giovanni Battista. O l’amore filiale dipinto negli stessi anni da un pittore famosissimo di Salon come Bouguereau e da Renoir. E, di più, una incredibile sequenza di ritratti che partendo da capolavori di Velásquez e Rembrandt si tende fino a quell’indimenticabile grande tela di Picasso con il ritratto cubista di una donna, realizzato nel 1910. Uno dei suoi vertici. Che sarà posto in mostra accanto a un ritratto di Hals, per confrontare una singolare, vicina spezzatura del segno.
Sarà ancora il caso di ricordare la serie di cinque opere di Claude Monet, quasi una mostra nella mostra. Con quadri notissimi come tra gli altri una versione del Ponte giapponese con le ninfee e una delle Cattedrali a Rouen.
O le opere di Murillo, El Greco, Zurbarán in Spagna. Di De Hooch, Saenredam e De Witte con i loro quasi metafisici interni nell’Olanda seicentesca. E in ambito veneziano settecentesco Tiepolo, Canaletto, Piazzetta, Ricci. Per non dire di una strabiliante, e nutritissima, sezione impressionista, che oltre agli autori già citati va da Manet a Sisley, da Pissarro a Cézanne, da Bernard a Signac, da Gauguin a Van Gogh. Insomma, bellezza a piene mani che questa mostra sarà in grado di spargere irradiandosi da Rimini.

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Informazioni Evento:
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Data Inizio:10 ottobre 2009
Data Fine: 14 marzo 2010
Costo del biglietto: intero 10 €, ridotto gruppi 8 €, ridotto scuole 6
Luogo: Rimini, Castel Sismondo
Orario: dal lunedì al giovedì e domenica ore 9-19, venerdì e sabato ore 9-20
Telefono: 0422.429999

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Dove:
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Castel Sismondo
Castel Sismondo è stato edificato nel Quattrocento per volere di Sigismondo Pandolfo Malatesta. Dell'antica struttura è superstite il solo nucleo centrale. Sigismondo ne fece iniziare la costruzione il 20 marzo del 1437, penultimo mercoledì di quaresima, alle ore 18.48. Si è sicuri della date e dell'orainquanto giorno ed ora furono fissati da un oroscopo predisposto con cura dagli astrologi di corte al fine di avviare l'opera nel momento più propizio secondo gli astri. La conclusione “ufficiale” fu proclamata nel 1446, anno per lui particolarmente fortunato, forse la fine dei lavori fu una dicarazione convenzionale e diplomatica, insomma di propaganda, visto che in realtà nella rocca si lavorava ancora nel 1454.

Proprietà: Comunale
Città: Rimini
Indirizzo: Piazza Malatesta
CAP: 479200
Provincia: Ri
Regione: EmiliaRomagna
Telefono: 0541 54094

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