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IN ITALIA OCCORRE PIU’ PARLAMENTARISMO E RAPPRESENTAVITA’ POLITICA ANCHE EXTRAPARLAMENTARE

“L’Italia e’ costituzionalmente una democrazia diretta, ma il cittadino non e’ messo in condizione di applicarla”

Punto primo: Secondo l’articolo 67 della costituzione, il parlamentare durante il suo mandato popolare, dovrebbe rappresentare la nazione esercitando le funzioni senza nessun vincolo di mandato. Un principio di democrazia diretta spesso trascurato ed abusato dai partiti, con continue imposizioni di fiduce e voti palesi, secondo sempre lo stesso articolo per ottenere risultati pragmatici i parlamentari dovrebbero essere laciati votare e legiferare secondo coscienza, ossia con voto segreto.

Punto secondo: la democrazia diretta in Italia e’ regolata con, (1) l’articolo 50 [ Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessita’] Ad oggi quest’articolo e’ in disuso e non preso in nessuna considerazione dalla Commissioni Parlamentari.(2) Un punto cardine e’ l’articolo 71 [ Il Popolo esercita l’iniziativa delle leggi, mediante le proposte da parte di almeno 50 mila elettori di progetti redatti in articoli] I partiti extra parlamentari con questo articolo hanno il potere di “bombardare” ( o meglio dettate) il parlamento con proposte legislative da mandarlo in tilt, assistiamo oggi invece che (facendo un esempio lampante) la sinistra radicale preferisce scendere in piazza, alimentando il populismo.

Punto terzo: l’articolo 75 [ abrogazioni / approvazioni di leggi emanate o in vigore] Per decenni si e’ permesso a parlamenrari di destra e di sinistra, di “confondere” le menti dei cittadini invitandoli di andare al mare dando poca importanza al su detto articolo, i referendum che sono essi comfermativi o propositivi sono piu’ importanti delle elezioni elettorali, anteponendo il cittidino e la sua coscienza al primo posto nel potere legislativo. Personalmente non mi sono mai perso un referendum (legge elettorale permettendo) a partire da quello sull’aborto e divorzio degli anni settanta, sempre votando secondo coscienza. Nel 2005 (sempre facendo un alltro ezempio lampante) Silvio Berlusconi con l’ennesima legge ad personam, con una legge ordinaria passo la Porcellum 2 ( ossia piu’ poteri al Premier anche quello di scioglire le camere e licenziare i ministri a proprio uso e consumo) il popolo sovrano e cosciente lo boccio’.

Le vere rivoluzioni, le fa il singolo cittadino con le prese di coscienze e non imposte da movimenti politici o da “personaggi” in certa d’autore. L’indifferenza decennale per questi articoli “fondamentali”, per la realizzazione di una democrazia partecipativa e diretta ha fatto si che la prima parte della Costituzione sia rimasta incompiata.

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