di Franco Giannotti
La folla entusiasta lo acclama a New York durante la parata del Columbus Day gridando “Mirko”, “Mirko”, “Tremaglia”, “Tremaglia sei grande”. Preceduto dal Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, accompagnato dai dirigenti del Ctim e seguito dalla gloriosa banda dei Bersaglieri di Bergamo, Mirko Tremaglia sfila nella Quinta Strada di New York tra più di 35.000 spettatori.
Con voce ancora infervorata e con grande emozione ricorda ripetutamente la presenza dei bersaglieri, suoi commilitoni di un tempo passato, che si sono esibiti sia nella cattedrale di San Patrick sia alle sue spalle durante la parata terminando una delle canzoni con “…Ministro Tremaglia bersagliere”. Ed è proprio al ritmo della loro musica che il Ministro LaRussa s’incamminò, fermando la parata di fronte al palco delle autorità, verso l’onorevole Tremaglia per riconoscerlo e abbracciarlo.
Un ritorno veramente trionfante per il primo e unico Ministro degli Italiani nel Mondo, che ha sfilato tra una folla esultante assieme ai sempre fedeli e cari dirigenti del Comitato Tricolore (Ctim) Antonio Cardillo, Luigi Solimeo, Nino Antonelli, Paolo Ribaudo e Benito Secchiano, accompagnati in spirito dal Coordinatore Ctim per il Nord America, Vincenzo Arcobelli occupato suo malgrado al comando dell’aereo di linea con rotta ben distante da New York.
Ho intervistato telefonicamente l’On. Tremaglia al termine della parata, nel suo albergo, dove assieme alla moglie, la simpaticissima Signora Italia Tremaglia, cercava il meritato riposo e ristoro dal freddo (10 gradi Celsius) della grande mela. Riposo reso arduo dalle varie telefonate ma maggiormente per l’adrenalina in seguito al grande successo riscontrato. Veramente più che un’intervista è stato un colloquio aperto e amichevole; ecco alcune delle domande poste al nostro Segretario Generale:
D. Onorevole Tremaglia, come ha trovato l’accoglienza dei newyorkesi in questa grande parata del Columbus Day?
R. È stata una sensazione straordinaria, non è la prima volta che io partecipo al Columbus Day. Devo dire che questa volta è stata straordinaria perché avevo la macchina preceduta da uno striscione con la scritta Comitato Tricolore e Onorevole Mirko Tremaglia e per tutto il percorso ci sono state manifestazioni che erano veramente commoventi; tutta la gente che partecipava con il mio nome e poi cosa straordinaria, mai capitata, seguito da una rappresentanza ufficiale dei bersaglieri (trenta circa) che venivano da Bergamo e che hanno continuato a suonare: è stata una cosa veramente stupenda. Hanno cominciato in chiesa, in cattedrale e hanno finito con una canzone dei bersaglieri che è finita con un applauso particolare e una citazione: “…Ministro Tremaglia bersagliere”. Perfino il Cardinale Eagan è venuto a congratularsi con me.
D. È rimasto soddisfatto allora dell’organizzazione del suo Ctim?
R. Tutto è stato organizzato in modo superlativo, tenuto conto del brevissimo tempo a disposizione, devo dirlo, da Cardillo con i suoi collaboratori Solimeo, Antonelli, Ribaudo e tutti gli altri che ricevono le coordinate del com.te Arcobelli del Comitato Tricolore, comitato che ha dimostrato di essere non soltanto ancora vivo, ma super vivo, in una giornata che io definisco trionfale, che ha dimostrato come nonostante i tentativi di dimenticarsi troppo in Italia degli italiani nel mondo, ecco, il Comitato Tricolore fa’ vedere ancora una volta la sua vitalità e la sua grande capacità, come le due precedenti manifestazioni, una quella di Marcinelle l’8 di agosto con la partecipazione del Presidente della Camera onorevole Fini, grande significato, e del Cgie con il suo presidente Carrozza, l’altra quella negli Stati Uniti a Hereford, Texas, con il Sottosegretario onorevole Roberto Menia, ideata e portata a termine da Vincenzo Arcobelli ed i suoi collaboratori. Sono state veramente manifestazioni bellissime e commoventi. Questa di oggi la devo, ripeto, a Cardillo ed i suoi collaboratori. Ciò serve a continuare la battaglia perché la battaglia cosi si riconosce che è stata una grande vittoria, che abbiamo mutato la Costituzione due volte per gli italiani nel mondo e abbiamo dato il voto a più di 4 milioni di italiani nel mondo, quindi il tentativo che oggi si fa’ di dimenticare è una dimostrazione che invece è vivo ed è un fatto trionfale ed è il riconoscimento della grande amicizia sul piano della storia e sul piano delle relazioni politiche tra gli Stati Uniti e l’Italia. Questo noi non possiamo dimenticarlo ed io sono profondamente felice e sono commosso. Ho ripreso la forza per continuare, perché ci sono delle tappe che dobbiamo conquistare ancora come italiani nel mondo e non possiamo restare cosi come siamo e questa di oggi è un grande successo, a parte la mia persona, ma io lo sento come un grande successo d’italianità e di forza politica nazionale e di alleanza, questo è molto importante, con gli Stati Uniti d’America.
D. Quali altre tappe sono ancora da conquistare?
R. La forza degli italiani nel mondo non è riconosciuta; se noi invece alimentiamo questa grande alleanza con gli italiani nel mondo, politicamente, ne traiamo un vantaggio grandioso, pensa per esempio che domattina io ho un incontro con quelli della Ciim, un’organizzazione che io ho costituito quando ero ministro ed è la Confederazione degli Imprenditori Italiani nel Mondo e se noi la alimentiamo e la riorganizziamo questo è un grande vantaggio. Io ho fatto convegni che voi sapete benissimo durante il mio periodo con delle situazioni che sono emerse eccezionali – noi abbiamo 395 parlamentari di origine italiana – se noi avessimo una politica di aggancio con questi parlamentari la politica estera, non solo, ma anche i rapporti di natura economica con il mondo e in particolare ovviamente con gli Stati Uniti d’America, sarebbe veramente eccezionale e noi dobbiamo considerare che abbiamo 60 milioni di cittadini di origine italiana e se facessimo un grande sforzo sul piano turistico ne faremmo delle cose eccezionali a favore dell’Italia. Io avevo proposto di fare degli sconti straordinari agli italiani nel mondo e noi avremmo avuto un successo anche sotto l’aspetto economico.
D. Grazie caro Ministro, è ovvio che la battaglia, come dice lei, deve continuare e deve essere vinta. Le facciamo tantissimi auguri di continuo successo a suo beneficio personale e a quello di tutti gli italiani nel mondo.
R. Son tante cose da fare mentre adesso si dorme. Questa iniziativa di oggi non dico che capovolge la situazione ma da un tocco prezioso a questa battaglia che noi dobbiamo continuare, anche nel quadro di intensificare i rapporti e l’amicizia con gli Stati Uniti d’America