Aiuti alla popolazione: Italia al ribasso
Rapporto europeo Euromapping 2009
Conferenza stampa del gruppo di lavoro parlamentare “Salute globale e diritti delle donne”
Giovedì 15 ottobre 2009, ore 11.30
Senato della Repubblica, Sala Conferenze
Palazzo Bologna, via di Santa Chiara 4/a
Roma, 12 ottobre 2009 – Ogni milione di dollari in meno di finanziamenti per i contraccettivi porta a 360 mila gravidanze non desiderate, 150 mila aborti, 800 decessi di donne e 11 mila morti infantili in più.
La ricerca Euromapping verrà presentata per la prima volta in Italia dal gruppo di lavoro bipartisan che si è costituito al Senato, coordinato dalla senatrice del PD Francesca Marinaro, del quale fa parte la vice presidente del Senato Emma Bonino. Secondo il rapporto, per raggiungere l’obbiettivo dell’accesso universale alla salute riproduttiva entro il 2015, i finanziamenti per l’assistenza alla popolazione nei prossimi quattro anni dovrebbero essere triplicati.
Al contrario, denuncia la presidente di AIDOS – Associazione italiana donne per lo sviluppo, Daniela Colombo: “negli ultimi dieci anni gli aiuti per la pianificazione familiare sono diminuiti del 50 per cento, ciò significa che 350 milioni di coppie non hanno accesso ai servizi di contraccezione moderna e a informazioni che permettano loro di decidere quanti figli avere e quando”.
La ricerca, condotta a livello europeo, registra gli esborsi per l’aiuto pubblico allo sviluppo (APS) come percentuale del PIL, monitorando in particolare quanto di questi fondi venga destinato alla popolazione, cioè ai servizi per la salute sessuale e riproduttiva delle donne, inclusi la pianificazione familiare, la maternità sicura, i servizi per l’HIV/AIDS e la prevenzione degli aborti clandestini e delle gravidanze indesiderate. Quello che emerge dal rapporto è un aumento complessivo degli aiuti alla popolazione: nel 2006 gli UE-15 hanno superato gli Stati Uniti diventando il donatore principale con un esborso totale di 2,7 miliardi di dollari. Ma l’Italia è il fanalino di coda, con uno stanziamento di appena 4 milioni di dollari, contro gli 864 del Regno Unito, maggiore donatore europeo, o i 68 della Spagna. Anche Austria e Portogallo offrono meno di 10 milioni di dollari, ma vanno aumentando i loro contributi di anno in anno, mentre l’Italia è l’unica, insieme alla Svizzera, ad averli ridotti.
Si tratta, inoltre, soprattutto di servizi per l’HIV/AIDS, mentre il rapporto registra un sostanziale dimezzamento, rispetto a 10 anni fa, dei finanziamenti per la pianificazione familiare, a partire da quelli per i preservativi.
“Se pensiamo – commenta Emma Bonino, che interverrà alla conferenza stampa – che in poche settimane i governi dei paesi sviluppati e dei paesi emergenti hanno iniettato nei mercati finanziari una cifra a 18 zeri pari a oltre 2 trilioni di dollari, cioè quasi 20 volte quanto ogni anno versano per l’aiuto pubblico allo sviluppo, è chiaro che investire nella salute delle donne è una questione di volontà politica”.
Cruciale, dunque, il ruolo del Parlamento del nostro paese nella promozione dell’agenda italiana e internazionale sulla cooperazione allo sviluppo. “È urgente e necessario – afferma la senatrice Francesca Marinaro – che l’Italia inverta la chiara tendenza al ribasso negli aiuti allo sviluppo, mantenendo gli impegni assunti, a partire dal Programma di Azione del Cairo del 1994. Sono impegnata – conclude la Marinaro – con gli altri colleghi del Partito Democratico, a svolgere un’azione di rettifica dell’orientamento prevalente del Governo, con gli emendamenti presentati alla Finanziaria”.
Coordina
sen. Francesca Marinaro
coordinatrice del Gruppo di lavoro parlamentare Salute globale e diritti delle donne
Presenta il Rapporto Euromapping 2009
Daniela Colombo
Presidente di AIDOS – Associazione italiana donne per lo sviluppo
Interviene
sen. Emma Bonino
Vice Presidente del Senato della Repubblica