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"Processo troppo lungo", condannata la presidenza del Consiglio dei ministri

La Corte d'Appello di Roma ha condannato la presidenza del Consiglio dei ministri per una “irragionevole durata del processo”. Ad avere la meglio nel processo è stato M.S., 33 anni, di Raffadali, agente di polizia penitenziaria. L'uomo, assistito dall'avvocato Girolamo Rubino, aveva presentato un ricorso contro il ministero della Giustizia in seguito alla negazione di arruolamento nel corpo di polizia penitenziaria. Il processo, durato più di 9 anni, gli aveva dato ragione.

Successivamente, il raffadalese, sempre con dall'avvocato Rubino, ha citato in giudizio la presidenza del Consiglio dei ministri per ottenere un indennizzo per l'irragionevole durata del processo. La Corte d'Appello di Roma ha così condannato la presidenza del Consiglio dei ministri a pagare la somma di seimila euro, oltre interessi e spese legali liquidate in mille 200 euro.

 

Cambiano Rosario

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