Cari amici,
l’attualità con il suo susseguirsi di violenze e di atti infamanti ai danni di persone indifese ha
condotto l’Esecutivo a varare provvedimenti specifici orientati a tutelare in modo completo,
pragmatico ed esauriente le vittime di queste atrocità.
Un chiaro atto di sensibilità da parte del Governo è rappresentato dal cosiddetto
provvedimento antistupro, Legge 23 aprile 2009, n. 38, “Conversione in legge, con modificazioni,
del decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e
di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori””.
Bisogna evidenziare però che molti reati hanno coinvolto cittadini italiani all’estero,
soprattutto giovani vittime, e nei confronti di queste fattispecie delittuose è emerse una discrasia
dell’ordinamento italiano, non colmata dal recente provvedimento, in particolate dalle disposizioni
che prevedono una forma di aiuto alle persone offese dal reato nei casi in cui non sia possibile
ottenere dal reo o da terzo alcuna forma di risarcimento.
In ragione di tali evidenze, mi preme condividere con Voi l’esigenza di sollecitare
l’attenzione del Ministro Alfano sull’opportunità di estendere quanto prima, l’accesso al patrocinio
a spese dello Stato senza limitazione di reddito anche per le spese connesse ad eventuali processi
celebrati all’estero per violenze sessuali commesse all’estero ai danni di cittadini italiani.
Tale questione è anche oggetto di una proposta di legge a prima firma dell’on. Massimo
Bitonci, in materia di “Estensione del patrocinio a spese dello Stato per le vittime di violenze
sessuali all’estero”, sottoscritta anche dai deputati del PdL eletti all’estero.
Al fine di consentire un pieno sostegno alla suddetta proposta, chiedo a Voi tutti di dare
conferma della vostra condivisione e del vostro sostegno con una firma al seguente indirizzo di
posta elettronica italianinelmondo@ilpopolodellaliberta.it .
Grazie per il Vostro sincero sostegno orientato a garantire un supporto effettivo a tutte le
persone che, trovandosi vittime di reati molto gravi, sono impossibilitate ad avere adeguato ristoro
economico.
Aldo Di Biagio
