Prese di posizioni di venditori di fumo razzisti

“Globalizzazione, flexicurity e tutela del lavoratore” questo il tema del convegno annuale di EZA (Centro europeo per le questioni dei lavoratori ) e dell’Unaie (Unione nazionale delle associazioni di immigrazione e d’emigrazione) che si è tenuto dal 25 al 27 settembre a Levico Terme (TN).
Un convegno con una sfilza di personaggi da grandi nomi, moderato da Maurizio Tomasi e la partecipazione del Presidente dell’Associazione dei Trentini nel mondo, Alberto Tafner, del presidente dell’Unaie, on. Franco Narducci, il sindaco di Levico Terme, Carlo Stefanelli, l’on. Laura Froner. il Dr. Jan Hendeliowitz dell’ufficio del lavoro di Copenachen e Sjelland (Danimarca), il Dr. Stefano Maines della Federazione Trentina e la prof.ssa Edith Pichler della Humboldt Universitat di Berlino.
Hanno parlato, parlato, parlato e alla fine non hanno detto altro se non cose note, arricchite da frasi da dove traspare il loro indirizzo ideologico ciarlatano e razzista.
Attribuzioni stereotipate che la Pichler sintetizza in : “precari perché incapaci e non volonterosi, immigrati = Unterschicht-Underdogs; Sozialschmarotzer-scrocconi del sistema sociale”.
Narducci in particolare ha rilevato che l’attuale crisi “si inserisce, in Italia, nel percorso di riflessione avviato sul modello di welfare che ha bisogno di valide alternative anche in seguito all’ampliarsi di fasce della popolazione a rischio di disagio e di emarginazione
Leggendo l’articolo pubblicato dallo stesso On. Narducci, mi è venuto il mal di stomaco.
Non tanto per quanto blaterato dai relatori, il cui commento lascio ad altri, ma quanto fa più male e suscita in me meraviglia è che l’Onorevole Narducci, eletto all’estero con lo scopo primario di tutelare gli interessi degli italiani all’estero. Anziché occuparsi di queste problematiche, si lascia volentieri coinvolgere in questi congressi fatti a posta per mettere in mostra quella categoria di persone che farebbe meglio a fare qualche altra cosa.
Conoscevo l’Onorevole Narducci come: persona seria, preparata, zelante e vicino alle problematiche degli italiani che vivono all’estero, dove anche lui viveva ed è maturato.
Per questo ha avuto il nostro consenso e lo abbiamo mandato a Roma.
Ora, lo sento sempre più lontano, perché andando a Roma, mi sembra che anche lui si sia lasciato abbindolare dalla nauseabonda “Roma Ladrona” detta alla Bossi. Sembra quasi che si sia integrato alla schiera dei parassiti che dicono di governare la nostra Repubblica, ma in effetti, sono tanti opportunisti e venditori di fumo.

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