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FERROVIE: LUMIA (PD), SCANDALOSO ISOLAMENTO FERROVIARIO DELLA SICILIA DAL RESTO DEL PAESE

Palermo, 05 ottobre 2009 – “E’ scandaloso che passi sotto silenzio il Piano di produzione presentato dalle Ferrovie dello Stato, che prevede l’isolamento ferroviario della Sicilia dal resto del Paese”. Lo dichiara il senatore del PD Giuseppe Lumia nel suo sito www.giuseppelumia.it.
“Ancora una volta – aggiunge Lumia – la Sicilia viene mortificata. Di fatto viene cancellata la continuità territoriale. I collegamenti ferroviari subiranno, quindi, una netta riduzione che si ripercuoterà sul piano dei servizi e dell'occupazione: cancellazione delle 8 coppie di treni a lunga percorrenza, 16 tra intercity ed espressi; chiusura delle officine di manutenzione di Messina, Siracusa, Palermo, della sala operativa di Palermo e di tutti gli uffici collegati; soppressione delle navi che traghettano i treni nello stretto di Messina”.
“Trovo scandalosa – conclude il senatore del PD – l'indifferenza del governo nazionale e di quello regionale. Il Piano di produzione è un altro colpo alle speranze di sviluppo della Sicilia. A tal proposito lo scorso primo ottobre ho presentato un'interrogazione al Senato per richiamare il governo alle sue responsabilità”.

Lo scorso primo ottobre ho presentato un'interrogazione al Senato sul Piano di produzione presentato da Ferrovie dello Stato che isola la Sicilia dal resto del Paese. Di fatto viene cancellata la continuità territoriale. I collegamenti ferroviari subiranno, quindi, una netta riduzione che si ripercuoterà sia sul piano dei servizi, che dell'occupazione: cancellazione delle 8 coppie di treni a lunga percorrenza, 16 tra intercity ed espressi; chiusura delle officine di manutenzione di Messina, Siracusa, Palermo, della sala operativa di Palermo e di tutti gli uffici collegati; soppressione delle navi che tr aghettano i treni nello stretto di Messina.

Trovo scandalosa l'indifferenza del governo nazionale e di quello regionale. Il Piano di produzione è un altro colpo alle speranze di sviluppo della Sicilia. Di seguito il testo integrale dell'interrogazione:

Giuseppe Lumia

Pubblicato il 1 ottobre 2009

Seduta n. 262

LUMIA – Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. –

Premesso che:

durante l’estate la società Ferrovie dello Stato SpA ha presentato un piano di produzione, che prevede la ritirata di Trenitalia dalla Sicilia, la cancellazione delle 8 coppie di treni a lunga percorrenza, 16 tra intercity ed espressi, la chiusura delle officine di manutenzione di Messina, Siracusa, Palermo, della sala operativa di Palermo e di tutti gli uffici collegati, la soppressione delle navi che traghettano i treni nello stretto di Messina;

la comunità siciliana subisce da anni una graduale ma costante riduzione del servizio ferroviario pubblico che viene attuata dall’azienda Ferrovie dello Stato mediante la riduzioni di numerose corse dei treni a lunga percorrenza e delle navi traghetto operanti nello stretto di Messina;

dall’anno 2007 ad oggi sono state soppresse ben 6 coppie di corse dei treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia e ridotte le unità navali adibite al traghettamento dei treni;

il servizio di trasporto merci su rotaia è stato soppresso quasi del tutto, nonostante le numerose richieste di carri ferroviari provenienti dalle realtà industriali dislocate nell’isola che si trovano costrette a trasferire le merci prodotte attraverso il costosissimo e inquinante trasporto su gomma;

il servizio di traghettamento veloce, destinato alle migliaia di pendolari e studenti dell’area integrata dello stretto di Messina, nonostante gli accordi intercorsi fra il Governo e le parti sociali, ha subito un'ulteriore riduzione delle corse giornaliere e non è stato sostituito il terzo mezzo “monocarena”, distrutto nel tragico incidente verificatosi nello stretto di Messina il 15 gennaio 2007;

la flotta ferroviaria operante nello stretto è vetusta e insufficiente, nel settore marittimo in particolare i livelli occupazionali sono in continuo calo e si fa eccessivo ricorso al lavoro precario. La società Rete ferroviaria italiana (RFI) omette anche di applicare la sentenza esecutiva del tribunale di Messina che obbliga l’azienda ad assumere i lavoratori a tempo indeterminato, rischiando, fra l’altro, di dover risarcire i ricorrenti con ulteriori somme di denaro pubblico;

le poche navi adibite al trasporto ferroviario, per forza di cose, sono prioritariamente destinate al trasporto dei treni passeggeri, pertanto, le ferrocisterne cariche di materiale nocivo giacciono in stazione in attesa della prima nave disponibile. Recentemente si sono verificate fuoriuscite di azoto liquido da ferrocisterne ferroviarie ferme da tempo alla stazione di Messina e solo per mera fortuna si è evitata la tragedia;

nonostante le rassicurazioni del Ministro delle infrastrutture e trasporti, che aveva personalmente garantito il mantenimento in servizio della terza nave ferroviaria nello stretto di Messina, RFI, con decisione unilaterale, ne ha limitato l’utilizzo consentendo l’uso dell’unità “esclusivamente a seguito di perturbazione della circolazione dei treni viaggiatori”. I casi di “perturbazione della circolazione dei treni” si sono verificati e continuano a verificarsi con cadenza giornaliera e il tempo necessario per approntare la nave ferma in porto e per reperire l’equipaggio addetto alla conduzione è totalmente a carico dell’utenza. Per attraversare lo stretto di Messina si sono registrate attese di oltre 4 ore;

la struttura organizzativa dei servizi di base è stata individuata per tutta l’Italia ad esclusione della Sicilia che ancora non compare nei progetti di Ferrovie dello Stato, a pochi mesi dell’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario previsto per dicembre 2009, l’unico documento ufficiale resta il piano di produzione presentato ai sindacati dove la Sicilia non è menzionata;

il contratto di servizio per il trasporto ferroviario regionale è ancora in fase di discussione, mentre nelle altre regioni italiane è stato concordato da tempo. In ogni caso non sarà il trasporto regionale a risolvere i problemi di mobilità e continuità territoriale, tutt’altro;

concentrando gli sforzi solo sul trasporto interno, senza investire risorse per l’incremento dei collegamenti a lunga percorrenza, si rischia di isolare ulteriormente la Sicilia dal resto del continente;

i propositi del Governo, relativi al rilancio dell’isola attraverso la costruzione di un ponte ferroviario, vengono, ad opinione dell'interrogante, totalmente smentiti dallo smantellamento dei collegamenti ferroviari che rappresentano la principale infrastruttura indotta;

attualmente non si registra alcun segnale volto al potenziamento dei trasporti siciliani, addirittura Ferrovie dello Stato lamenta il taglio di circa 20 milioni di euro rispetto alle sovvenzioni statali richieste dall’azienda per il mantenimento del già precario servizio;

Ferrovie dello Stato continua a discriminare il meridione gestendo il servizio sociale dei trasporti come fosse un settore esclusivamente produttivo e concentra gli investimenti solo nella aree del Paese considerate più “remunerative”. All’Alta Velocità del nord, si contrappone un trasporto siciliano in totale stato di abbandono, la Sicilia di fatto viene estromessa dal sistema-Paese, allontanata come un parente scomodo;

se a tutto quanto sopra esposto si aggiunge il drastico taglio di posti di lavoro, diretto e indiretto, che ne consegue, il quadro complessivo della situazione si presenta ancora più drammatico per la popolazione siciliana, peraltro già pesantemente provata dall’attuale crisi economica,

si chiede di sapere quali iniziative il Governo intenda porre in essere per tutelare i livelli occupazionali e per garantire alla comunità siciliana il diritto alla mobilità anche tramite la difesa della continuità territoriale, ossia della possibilità per tutti i cittadini di spostarsi nel territorio nazionale e comunitario con pari opportunità, accedendo ad un servizio pubblico che garantisca condizioni economiche e qualitative uniformi.

Sito e Newsletter a cura del COMITATO LUMIA SEGRETARIO PD SICILIANO – Viale Regione Siciliana, 2156, Palermo – email: lumiasegretario@gmail.com

Responsabile Matteo Scirè

matteoscire@gmail.com

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