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Buon successo della manifestazione a Bruxelles per la libertà  di stampa e d’informazione (2 ottobre 2009)

Buon successo della manifestazione a Bruxelles per la libertà di stampa e d'informazione (2 ottobre 2009)

Come annunciato, si è svolta venerdì 2 ottobre 2009, al rond-point Schuman di Bruxelles, la

manifestazione per la libertà di stampa e d'informazione, in appoggio alla manifestazione

nazionale della FNSI e altri a Roma il 3 ottobre, e per reclamare un'Italia migliore di fronte a tutto

quello che sta succedendo nel nostro paese, ogni giorno con maggiore gravità.

Per gridare “No al bavaglio!” e coscienti che l'informazione è libertà ed è un pilastro della

democrazia, dalle 12 si sono riuniti, nel cuore delle istituzioni europee nella capitale belga e a due

passi dal Centre de presse internazionale, un numero crescente di Italiani: sia quelli organizzati in

differenti entità politiche, sociali e culturali che hanno promosso l'iniziativa, sia tanti altri che

volevano essere presenti per manifestare la rabbia, il dolore e la preoccupazione per le minacce e le

azioni contro la libertà d'informazione e le censure e le autocensure, così come per gli attacchi alle

libertà individuali, le leggi che criminalizzano i migranti e i “diversi”, le ronde, il precariato, la

sempre minore credibilità internazionale delle nostre istituzioni, e anche i drastici tagli dei

finanziamenti per gli emigrati, lo smantellamento della rete consolare…

Si sono trovati quindi tra Schuman e la rue de la Loi qualche centinaio di Italiani, e non solo

(presenti anche alcuni compagni e amici belgi, spagnoli e portoghesi, per esempio), con in speciale

evidenza lo striscione dell'ANPI Belgio – con il suo presidente, Ennio Odino – e le bandiere e

insegne delle organizzazioni a Bruxelles e in Belgio della Federazione Comunista (PRC/SE e

PdCI), del Partito Democratico, dell'Italia dei Valori, di Sinistra e Libertà e della CGIL; e una

bandiera della pace, anche per ricordare l'opposizione alla guerra e a certe logiche militaristicopatriottarde

che hanno fatto spostare la manifestazione di due settimane. Molti i cartelli e le scritte

tra il politico e l'ironico, che rappresentano perfettamente lo spirito e i contenuti della

manifestazione: come “Anch'io sono un farabutto” e “In Europa siamo tutti farabutti”, ma anche un

bellissimo “Io farabutto? A soreta!”; un altro, “Toglietegli il telecomando!”, o “Noi farsa,

Berlusconi tragedia”, “Premio Nobel? Ma mi faccia il piacere!”, “Difendiamo la libertà di

stampa!!! Ma che poi a parlare non siano sempre gli stessi: no al precariato a vita!!!”, “Sarei un

coglione, un farabutto, uno fuori dalla storia e dovrei andare a morire ammazzato? Sono onesto e

non ho mai corrotto nessuno”, e lo sfogo di una ragazza in italiano e in inglese: “Sono un'italiana

all'estero e sono stanca di dovermi vergognare del mio paese!”.

C'è stata poi una confraternizzazione e sostegno reciproco con un'altra manifestazione che si stava

svolgendo nello stesso momento in rue de la Loi: quella dei Guineani che protestavano contro una

dittatura feroce che nel loro paese ha ucciso oltre cento persone in uno stadio qualche giorno fa, nel

quasi completo silenzio di quei “mezzi d'informazione del mondo libero occidentale”: anche questo

ha qualcosa a che vedere con certe pratiche di censura o, peggio, di autocensura, anche da parte di

chi oggi strepita per la “libertà di informazione” ma solo quando e come gli conviene.

La manifestazione è stata insomma un buon successo, sicuramente incoraggiante per continuare a

fare delle cose ancora più unitarie e coinvolgenti, per i concittadini qui all'estero sia quelli

organizzati in partiti e associazioni etc., sia chi comunque condivide il malessere politico e sociale

di fronte alla situazione attuale e la necessità di fare qualcosa per avere finalmente un'Italia

migliore, in tutti i sensi.

Informazioni, materiali e immagini della manifestazione a Bruxelles del 2 ottobre 2009 sono

disponibili sulle pagine web http://www.rifondazione.be/libertainformazione.html e

.

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