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Quello che lei e la sinistra non avete ancora capito

Caro Severgnini,
io credo che l'idea di spostare Ballaro' e cancellare Matrix fosse piu' che giustificata. La tragedia del terremoto e' una tragedia nazionale. E io trovo giusto che alla cerimonia che inaugura la prima fase della “ricostruzione” sia stata data una priorita' televisiva eccezionale. Essa e' servita per dare agli italiani la sensazione che in Italia si puo' agire con efficienza, contrariamente a quello che Lei, Severgnini, scrive da sempre. E' giusto, quando succede, provare orgoglio per la propria nazione. Ed e' giusto, quando succede, che agli italiani sia data l'opportunita' di poter consolidare la fiducia in se' stessi e nelle loro istituzioni. Lei non puo', Severgnini, predicare in Italia e nel mondo che noi siamo sempre gli ultimi, mentre dovremmo essere tra i primi se non avessimo il difetto di essere italiani, e poi, quando, viene fatto qualcosa di veramente “grande”, accodarsi al rito dell'autoflagellazione (sempre manovrata dalla sinistra) solo perche' c'e' di mezzo il governo Berlusconi. E' un giochetto nel quale gli italiani non cascano piu' e lei e la sinistra dovreste ormai averlo capito. Gli italiani hanno bisogno di credere in se stessi e nelle loro capacita'. La televisione di stato ha, secondo me, il dovere di infondere e incoraggiare l'autostima degli italiani: lo fanno tutti: soprattutto gli inglesi. E lei lo sa. Inoltre, se fosse vero che il “nostro” controlla 4/5 dell'informazione lei deve allora spiegare perche' gli italiani soffrano di imbecillita' intermittente: da quando e' sceso in campo Berlusconi e stato sconfitto due volte alle politiche e numerose altre volte alle amministrative. Creda a me: gli italiani sono meno stupidi di quanto lei crede. Dica alla sinistra di presentare un programma serio che tenga conto delle emergenze sociali ed economiche che gravano sull'Italia e vedra' che, senza la tivvu', torna a vincere e a governare. Nell'alternanza tipica di ogni “paese normale”.

Antonio Vicentini, AeV@gmail.com

http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-10-02/04.spm

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