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ADAMO: I GENITORI DEI RAGAZZI DI MILANO NON DEVONO PAGARE PER I TAGLI DELLA GELMINI

Roma, 01/10/2009 – “I genitori dei ragazzi di Milano non devono pagare per i tagli della Gelmini, che mettono le scuole nella condizione di non garantire la normale gestione” così ha commentato in aula la Sen. Marilena Adamo, dando voce ai tanti genitori che le hanno scritto sui contributi che i Dirigenti delle scuole dell’obbligo chiedono alle famiglie per far fronte alle elementari necessità. Sulla questione è stata presentata oggi un’interrogazione che si allega.

Marilena Adamo

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Sen. Marilena Adamo
Tel. 06/67063002
www.marilenadamo.it

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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN ASSEMBLEA

Al Ministro dell' istruzione, dell'università e della ricerca

Premesso che:

numerosi genitori di ragazzi frequentanti le scuole dell'obbligo ci segnalano che Dirigenti

scolastici chiedono ai genitori stessi un contributo economico – ufficialmente volontario e da

pagarsi con regolare versamento postale – motivando il fatto che le scuole non hanno i fondi

per la normale gestione;

questa situazione è determinata dal sommarsi dei crediti non pagati alle scuole sugli

stanziamenti previsti per il 2008 e dei tagli operati sulle previsioni 2009 dal decreto-legge 25

giugno 2008 n.112, convertito, con modificazioni, dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133 e dalla

successiva Legge Finanziaria 2009 (Legge 22 dicembre 2008, n. 203);

la mancanza dei fondi è aggravata anche in seguito ai tagli di personale che costringono le

scuole a pagare direttamente i supplenti con i fondi per la normale gestione;

si ricordano numerose dichiarazione del Ministro interrogato secondo cui i tagli al personale

avrebbero prodotto risorse a favore della qualità della scuola;

una siffatta situazione sarebbe gravemente lesiva del diritto all'istruzione così come

costituzionalmente garantito e in particolare dell'articolo 34, comma 2 ove è previsto che

l'istruzione inferiore sia obbligatoria e gratuita;

il ricorso ai contributi dei genitori appare ancora più grave nel momento di particolare difficoltà

che attraversano le famiglie italiane a seguito della grave crisi economica e finanziaria

internazionale;

si chiede di sapere:

per quali ragioni le scuole non abbiano ricevuto nemmeno l'ultima tranche degli stanziamenti

previsti per lo scorso anno;

come si intende garantire il dettato costituzionale e quindi assicurare che la scuola pubblica

dell'obbligo possa funzionare regolarmente senza chiedere risorse ai genitori;

se si intenda porre rimedio a questa situazione attraverso delle scelte responsabili all'interno

della della nuova Finanziaria 2010, anche in considerazione della crisi economica che colpisce

le famiglie italiane.

Roma, 1 ottobre 2009

Marilena ADAMO, Rita GHEDINI, Mariapia GARAVAGLIA

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