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LE REAZIONI – Lombardo contro la Lega Calcio: "Per loro le vittime non sono italiane"

PALERMO – “Oggi la Lega Calcio fa osservare un minuto di silenzio solo alle squadre siciliane e loro concorrenti come se le vittime di Giampilieri e Scaletta Zanclea non fossero italiani a pieno titolo. Come si vede, in questo Paese che si accinge a celebrare la solenne ricorrenza dei 150/simo anniversario della sua unità non sono certo i siciliani a pronunziare la 'bestemmia separatistà che ieri il presidente Napolitano ha ricordato”.

Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, aggiunge: “Faremo fino in fondo il nostro dovere. Non ci dormiremo la notte. Spenderemo sino all'ultimo euro disponibile. Cercheremo di suscitare una consapevolezza nuova: che la natura va rispettata e che, se violata, se violentata, se aggredita, come in Sicilia è accaduto milioni di volte, prima o poi si vendica e reagisce. E verificheremo con assoluta intransigenza quanti studi, progetti o emergenze sono stati commissionati e proclamati e però ignorati e lasciati ad ammuffire nei cassetti. Non si potranno tollerare o sanare abusivismi ed abusi. E lo faremo senza chiedere elemosine o mendicare risorse”.

“Vedremo di farcela – prosegue Lombardo – da soli e semmai avvalendoci della generosità spontanea e sincera dei siciliani e di quanti vorranno dare una mano. E, però, i 'nostri implacabili censori', che si sono scatenati sui giornali e nelle piazze invocando condanne preventive e pronunziando contumelie di ogni genere, abbiamo almeno il buon gusto di soprassedere e di ricordare che ben più di 22 uomini e donne hanno perso la vita, solo qualche ora fa, e forse meritano ben altro che questa sorta di respingimento morale e di sordo disprezzo che è stato decretato per il dramma”.

Rosario Cambiano

(fonte Sw)

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