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Il Ministro Presidente della Baviera Seehofer scrive a Frattini per il mantenimento della Sede consolare a Norimberga

Il CTIM (Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo) della Franconia, dopo aver interessato il Deputato regionale Jürgen W. Heike e il Ministro bavarese dell'Ambiente e Salute Markus Söder (ambedue CSU), apprende con grande soddisfazione dallo stesso Deputato dell'intervento del Ministro Presidente della Baviera, Horst Seehofer.

In una lettera (vedi originale in allegato) al Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini, il Ministro Presidente si esprime contro la chiusura del Consolato di Norimberga, sottolineando l'importanza degli ottimi rapporti esistenti tra la Baviera e l'Italia; questo, grazie anche al supporto dei Consolati di Monaco e Norimberga. Esprimendo la sua preoccupazione per la possibile chiusura del Consolato di Norimberga, fa appello al Ministro degli Affari Esteri italiano affinché si possa, anche per il futuro, contare su questa Rappresentanza della Repubblica Italiana nel Nord della Baviera.

Il CTIM-Franconia nota – dopo i molteplici interventi del Sindaco e dell'intero Consiglio comunale di Norimberga, dei diversi Deputati regionali, di Sottosegretari e Ministri bavaresi e, ora, del Ministro Presidente Seehöfer – che questa decisione “di ristrutturare ” la rete diplomatica italiana all'estero eliminando importanti sedi consolari, viene vista anche dai politici locali in modo sfavorevole e preoccupante.

Il CTIM-Franconia, condividendo questa preoccupazione, rivolge, anche a nome del locale Comites, del Comitato per il mantenimento del Consolato e, soprattutto, dei tanti connazionali (oltre 28.000) che vivono nella circoscrizione consolare di Norimberga, un chiaro e forte appello ai responsabili del Governo, affinché avvenga una seria, interessata e pacata riflessione su questa cosiddetta “ristrutturazione”, in modo da poter trovare una via d'uscita, o un compromesso, che salvaguardi gli interessi di tutti.

Soprattutto, come da noi già da tempo proposto, si chiede di valutare seriamente le possibilità di risparmio esistenti sui diversi capitoli di spesa, quali, ad es., i costi della locazione e del personale di ruolo. Le alternative ci sono; ciò che occorre, ora, è la volontà politica dei nostri governanti.
La volontà, dati alla mano, di confrontare i singoli costi per permettere allo Stato un reale risparmio senza danneggiare l'immagine dell'Italia e del Made in Italy – e senza sminuire il diritto della nostra comunità ai servizi amministrativi del proprio Paese di appartenenza.

Noi del CTIM, del Comitato per il mantenimento del Consolato, del Comites, le Associazioni e gli Enti tutti qui operanti e, ora, anche il Ministro-Presidente bavarese Seehofer, ci aspettiamo che queste possibilità e proposte vengano prese seriamente in considerazione, e non ignorate o frettolosamente liquidate.

La chiusura del Consolato di Norimberga significherebbe la perdita di un importante punto di riferimento non solo per la nostra numerosa comunità e per le Istituzioni locali, ma anche per le aziende italiane e tedesche che hanno, o desiderano, rapporti con l'Italia.

In considerazione del fatto che lo Stato Libero di Baviera (che è il maggior Land tedesco e gode come regione una particolarità istituzionale e una legislazione autonoma) vede nell'Italia il primo partner per gli scambi economici, ci auspichiamo che, nell'interesse di tutti e contrariamente a quanto avvenuto con il Presidente del Saarland Peter Müller, venga data ora un'urgente risposta al Ministro Presidente Seehofer – e a noi.

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