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Al Seminario dell’Intergruppo Parlamentare sulla Sussidiarietà  l’On. Porta (PD) interviene su politiche di welfare e diritti dei migranti

“Non è possibile escludere dalle politiche sociali del nostro Paese quattro milioni di italiani all’estero e quattro milioni di immigrati in Italia”.

Riunito per due giorni di lavoro seminariale nei pressi di Siena insieme ai colleghi dell’intergruppo parlamentare sulla sussidiarietà, l’On. Fabio Porta, Vice Presidente del Comitato per gli Italiani all’Estero della Camera dei Deputati, è intervenuto nel corso della lunga e approfondita discussione che è seguita agli interventi dei vari esperti che si sono succeduti per esporre le loro tesi e introdurre la riflessioni dei parlamentari di tutti gli schieramenti politici sulla “crisi finanziaria e i modelli di welfare state”.
“Le politiche sociali del nostro Paese – secondo il deputato eletto nella Circoscrizione Estero – non possono continuare ad escludere emigrati ed immigrati, che oggi rappresentano oltre il dieci per cento del totale della popolazione italiana”.
“Un Paese moderno come l’Italia deve interrogarsi sul vero significato della parola ‘cittadinanza’ – ha aggiunto l’On. Porta – sapendo coniugare il principio dello ‘ius sanguinis’, alla base del nostro ordinamento giuridico in materia, con quello dello ‘ius soli’, che risponde alla legittima richiesta dei tanti stranieri che da anni vivono regolarmente nel nostro Paese”.
Al Seminario, coordinato dal Presidente dell’intergruppo On. Lupi, hanno partecipato una trentina di deputati e senatori, tra i quali il candidato alla segreteria del PD Bersani, il responsabile economia del PD Letta, il capogruppo PDL al Senato Gasparri e il Sottosegretario agli Interni Mantovano.

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