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Psicoanalisi evoluzionista

di Giordano Fossi

La Psicoanalisi costituisce la prima applicazione in Psicoterapia dell’Evoluzionismo, che ha dimostrato come il cervello rappresenta il prodotto finale di quasi un miliardo di anni di evoluzione e che la psicologia ne costituisce un diretta espressione, tanto che Darwin scisse che avrebbe cambiato la Psicologia. Con questo intendeva dire che ogni indagine psicologica avrebbe dovuto tener conto del fatto che ogni forma di studio della psicologia avrebbe dovuto tener conto delle forme in cui si era manifestata durante l’evoluzione. In altre parole, le nostre attività psicologiche sono state disegnate dall’evoluzione in maniera da consentire ai nostri predecessori di sopravvivere e di riprodursi. L’ominazione comincia con un gruppo di scimpanzè che per un fenomeno localizzato di disboscamento hanno dovuto assumere una stazione eretta, creando una larga base di appoggio per un grosso cervello e con gli arti anteriori dalla deambulazione e la comparsa delle mani gli strumenti per utilizzarlo. Dopo 4 milioni di anni ed un piccolo aumento del volume cerebrale l’Habilis è stato in grado di modificare l’ambiente e da quel momento in poi le unico mutazioni importanti sono state quelle che riguardavano il cervello che in meno di 2 milioni di anni ha triplicato il suo volume. Fra le caratteristiche di questo grande cervello la capacità di prevedere il futuro e di immaginare per ogni problema soluzioni molteplici. Questo ha fatto si che il Sapiense sapiens si trovasse esposto a due forze che potevano essere contrastanti: la azione dei geni selezionati nel Pleistocene (vedi la metafora di Dawkins del gene egoista) leggi filogenesi o determinismo biologico e la influenza dell’ambiente (ontogenesi o evoluzione culturale. Naturalmente i nostri geni possono spingere l’uomo a comportamenti le cui cause sono sconosciute e la evoluzione culturale ci fornisce motivazioni diverse delle quali siamo consapevoli. Freud fu un convinto evoluzionista tanto che prenderà da Darwin molti concetti. Ad un certo punto della sua carriera, sotto l’influenza di Breuer venne attratto da una ipotesi che deve essergli sembrata molto lontana dall’evoluzionismo. L’IOsterismo era dovuto ad un trauma infantile sessuale ed incestuoso che veniva rimosso, per guarire bastava farlo ritornare consapevole. Quando dovette rinunciare a questa teoria empirica. Cercà di salvarla mettendo al posto del trauma reale una fantasia. Tutta la Psicoanalisi che seguira costituisce un insieme di speculazioni teoriche per salvare la teoria- Nel 1994 ho descritto le tappe del pensiero freudiano: accettazione e demonizzazione della sessualità (basta una fantasia sessuale per provocare danni terribili, il transfert come macchina del tempo, i sogni per accedere alla mille conoscenze diverse dell’inconscio e cosi via. In questa sede mi limiterà a ricordare le tre condizioni che sono le maggiori responsabili della trasformazione della psicoanalisi in una pseudoscienza ed a facilitarne il successo.

– Per spiegare le incoerenze dei motivi coscienti si pongono altri motivi nell’inconscio che sono contrastanti; cosi da neurologo aveva spiegato le idee ponendole nel cervello fra un neurone e l’altro (1900).

– Sostenne che in Psicoanalisi esiste un solo fattore terapeutico.

– Attribuì alla Psicoanalisi la capacità di far guarire le malattie psichiatriche.

Questi due ultimi punti hanno pesato come macigni su tutte le Psicoterapie essendo stati mantenuti anche quando le Scuole sono diventate un migliaio (quasi tutte con il loro fattore specifico) e quasi tutte sono diventate vere e proprie panacee. Ad un certo punto Freud ritornò all’evoluzionismo nel 1917 per scrivere che era giunto alle stesse conclusioni della Psicoanalisi e poi nel 1927 quando per difendere la Psicoanalisi fatta dai non medici fondò la scientificità della Psicoanalisi sulla sua accettazione dell’evoluzionismo che ritenne più importante di una laurea in Medicina, e siccome era utile per la pratica clinica lo avrebbe fatto insegnare nelle Scuole di Psicoanalisi. Niente di tutto questo è avvenuto ,penso perché Freud non se la senti di mutare radicalmente la sua teoria. Una cosa analoga avvenne negli anni ’60 quando un gruppetto di Psicoanalisti Americani (Holt, Rubinstein, Peterfreund) ed in Italia Fossi criticarono la teoria psicoanalitica e proposero una sua integrazione della Psicoanalisi con la Biologia moderna e con l’evoluzionismo. Questi Autori non hanno ricevuto risposte, hanno fatto anche carriera, ma niente di sostanziale è cambiato. Per questo motivo ritengo che l’unica maniera di salvare si partire dal 1927 e realizza quanto Freud pensò di fare ma non fece: far nascere una Scuola di Psicoanalisi Evoluzionista, le cui caratteristiche illustrerò nei prossimi punti.

– Inizierò cercando di spiegare cosa vuol dire per noi un approccio evoluzionista. La teoria di Darwin ha dovuto superare i primi ostacoli per la evoluzione del mondo animale e poi duelli della inclusione fra questi anche dell’uomo tanto che questo è stato accettato anche dalla Chiesa Cattolica. Resta però un ultimo ostacolo: la accettazione del principio che come il cervello in più di 5 milioni di anni è passato da 35° grammi a 1500 questo è avvenuto con l’acquisizione di modalità eccezionali di funzionamento senza ci sia bisogno di fare intervenire niente che non appartenga alla biologia. Per difendere le posizioni di potere o la illusione di una felicità dopo la morte si sono dimenticati i danni provocati da queste ideologie fondate su un difetto di ragionamento critico che hanno fatto dell’uomo l’unico animale capace di rinunciare alla sua intelligenza.

– L’evoluzionismo dimostra l’esistenza di un continuum nel mondo vivente da più di tre miliardi di anni ad ora è stata la prima dimostrazione della natura biologica dell’uomo che implica la possibilità di un approccio biologico alla psicologia umana intesa come attività solo cerebrale. E come tale costituisce l’ultima barriera contro la affermazione globale della teoria.

– Le nostro conoscenze sull’organo più complesso esistente sulla terra non ci consento ancora di descrivere il nostro comportamenti con i soli termini neurologici e quindi è importante la utilizzazione di una metapsicologia che equivale la teoria modulare. Questa utilizza la metafora delle lame di un coltello svizzero. Il nostro cervello è costituito da organizzazioni funzionali o moduli (nel 1980 ho parlato di Organizzazioni settoriali) che nella filogenesi hanno costituito modalità di affrontare e di superare difficoltà specifiche e che abbiamo ereditato).

– Questo approccio coinvolge tutte le forme di psicoterapia (il famoso “common gound”) che non annulla le differenze fra le varie scuole ma rende possibile di utilizzare in ogni forma di psicoterapia tecniche classicamente appartenenti a scuole diverse.

– La conoscenza delle cause che hanno portato i soggetti alla ricerca della psicoterapia.

– La psicologia evoluzionista quindi oltre a correggere i difetti epistemologici presenti in varie scuole di psicoterapia costituisce un valore aggiuntto utilizzabile da tutte le Scuole.

– La psicoanalisi evoluzionista ha come oggetto di studio la radice inconsci dei nostri motivi cosciente e lo fa utilizzando i concetti gia esposti e non quelli della metapsicologia freudiana.

– La psicoanalisi evoluzionista utilizza coscientemente i fattori potenzialmente terapeutici attivati nelle varie forme di psicoterapia e che riguardano le sfere cognitiva, affettiva e comportamentale e dei bisogni che vengono soddisfatti nelle varie forme di Psicoterapia.

– Il valore aggiunto possiamo sintetizzarlo in una visione del mondo evoluzionista cioè nella conoscenza di quali sono le radici del nostro comportamento cosà e che sta dietro alle nostre motivazioni coscienti.

– Cerchiamo di capire cosa è nella nostra storia evolutiva che ha reso tanto diffuso il difetto di ragionamento critico, perché incontriamo difficoltà nei rapporti con l’altro sesso, perche possiamo essere egoisti o sacrificarci per gli altri, quale è la importanza della affettività per la nostra sopravvivenza e per la riproduzione, perche la soddisfazione di alcuni bisogni è cosi importante per il mantenimento di un rapporto psicoterapeutico, il ruolo dei nostri rapporti sociali che ritengo siano stati essenziali per la formazione dei legami affettivi e della coppia e per la nascita dell’amore paterno, il significato e il ruolo della saltuarietà dell’orgasmo femminile. La vera natura del disagio esistenziale e cosi via. In altre parole invece di inaccettabili motivi inconsci resi tali perche incestuosi o mortiferi abbiamo le conoscenze della psicologia evoluzionista che non servono per far guarire le malattie psichiatriche ma per aiutare i soggetti a condurre una vita migliore affrontando i maniera diversa i problemi che li hanno condotti alla Psicoanalisi.

– Cambia profondamente anche il ruolo dello Psicoanalista che non è più quello di un soggetto che assume una dimensione sacrale perche è l’unico in grado di raggiungere conoscenze irraggiungibili per gli altri. Di raggiungere risultato eccezionali ed in grado di trasmettere quasti poteri anche agli altri. Per raggiungere questi poteri è molto facile, bastano capacità suggestive e potenziare negli altri il difetto di ragionamento critico. Molto più difficile stare autenticamente vicino ai soggetti. Fortunatamamete lo fanno anche gli psicoanalisti ortodossi quando si dimenticano della loro teoria.

– Come via di approccio a queste conoscenze, alla comprensione della nostra vita affettiva abbiamo anche la utilizzazione dei concetti psicoanalitici corretti dagli errori teorici della psicoanalisi classica. Questo vale per il transfert, per le resistenze, per il significato dei sogni per il settin che non è pià una strada per arrivare a conoscere l’inconscio (tuute le maniere possibili sono state utilizzate) ma un insieme di fattori potenzialmente terapeutici. (Laici.it)

Un approfondimento di questi aspetti può venire trovato nel sito web www.psicoanalisi-evoluzionista.com

(Voce ‘Psicoanalisi evoluzionista’, a cura del prof. Giordano Fossi, tratta dal 'Dizionario di psicoterapia' edito da Garzanti)

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