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ITALIA: CONTRAVVENZIONATI MA IL DIVIETO NON ESISTE. Che succede?

Da anni decine di migliaia di utenti della strada sono contravvenzionati e, pur sapendo che la contravvenzione è ingiusta, pagano per evitare onerosi ricorsi. Il sindaco di turno fa cassa.

Se invece un contravvenzionato non accetta passivamente, chiedendo di leggere il provvedimento che ha attivato un divieto, può scoprire che detto provvedimento è illegittimo oppure, come nel caso di Giulianova, c’è la segnaletica ma non esiste il necessario provvedimento (ordinanza).

Allora che succede? Ha sbagliato un eletto dal cittadino ad amministrare un Comune oppure ha sbagliato uno stipendiato dal cittadino in servizio al Comune. Hanno creato oneri al cittadino ma pagano per l’errore e i danni causati in prima persona? No: In Italia, fino ad oggi, vige la norma del …. Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato … .

Il cittadino ha pagato ma, scoperto quanto sopra, non riceve indietro né i soldi e tantomeno delle scuse mentre chi ha sbagliato non è punito con una bella sanzione da pagare di tasca propria.

È ora di cambiare ma dipende dai cittadini e da chi fa informazione perché è loro diritto/dovere sollecitare il Governo in carica a cambiare questo sistema medievale dove l’essere umano è trattato ancora come un suddito.

Un ringraziamento al consigliere comunale Roberto Ciccocelli del Comune di Giulianova (TE) perché ha svolto il suo prezioso compito di eletto dai cittadini, dedicando il suo tempo per difendere i diritti sia dei cittadini di Giulianova e sia dei turisti. Un consigliere comunale che ha compreso anche l’importanza di attivare una proficua collaborazione tecnica con l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti per ampliare le conoscenze inerenti il turismo itinerante e, in particolare, il turismo e la circolazione stradale in autocaravan.

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