La confusione, l’assenza di informazioni complete e i numerosi quesiti che mi sono stati posti, mi inducono a fornire un chiarimento e maggiori informazioni su quanto stabilisce la nuova legge sulla sicurezza pubblica in materia di cittadinanza.
Va sottolineato infatti che il contributo di 200 euro da pagare per la domanda di cittadinanza italiana si applica a tutti i cittadini “stranieri”, e quindi non solo ai nuovi immigrati in Italia ma anche agli ex cittadini italiani e ai discendenti di cittadini italiani che chiedono di riacquistare o di acquistare la cittadinanza italiana.
Lo stabilisce la legge n. 94 del 15 luglio 2009 recante “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica” al capitolo delle modifiche in materia di cittadinanza. Recita infatti l’art. 12 che modifica l’art. 9 della legge n. 91/92: “Le istanze o dichiarazioni di elezione, acquisto, riacquisto, rinuncia o concessione della cittadinanza sono soggette al pagamento di un contributo di importo pari a 200 euro”.
Il Governo Berlusconi voleva forse colpire gli immigrati in Italia provenienti dai Paesi del cosiddetto terzo mondo o i nuovi immigrati dall’Europa dell’Est ma con questa legge si introduce un balzello anche a carico dei nostri emigrati i quali hanno perso la cittadinanza italiana e la vogliono riacquistare e a carico di discendenti di italiani che non l’hanno mai avuta e la vorrebbero acquistare.
E’ bene tuttavia precisare che il Ministero dell’Interno in una recente circolare chiarisce che il contributo di 200 euro introdotto per l’acquisizione della cittadinanza italiana è da ritenersi applicabile solo alle istanze o dichiarazioni presentate dopo l’entrata in vigore della legge in argomento (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 24 luglio 2009). La circolare chiarisce inoltre l’iter delle istanze di cittadinanza per matrimonio e per residenza ed indica quale documentazione deve essere allegata alle domanda.
La legge stabilisce altresì che non sarà più possibile usufruire dalla autocertificazione ma che ai fini dell’elezione, acquisto, riacquisto, rinuncia o concessione della cittadinanza italiana dovrà essere in tutti i casi allegata la certificazione comprovante il possesso dei requisiti di legge.