Intervento della senatrice Donatella Poretti, Radicali-Pd
Una corsa in taxi dall'aeroporto di Fiumicino a Roma (entro le mura Aureliane) ha una tariffa comunale fissa che puo' variare da 40 a 60 euro, a seconda del Comune che rilascia la licenza al taxi: se rilasciata dal Comune di Roma la tariffa e' 40 euro se, invece, e' rilasciata dal Comune di Fiumicino la tariffa sale a 60 euro, il 50% in piu'. Situazione che, come denunciato dall'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori) pone in essere un vero e proprio “tranello” nei confronti dell'utenza che dovrebbe essere a conoscenza delle diverse tariffe al momento di salire su un taxi, dato che questi formano un'unica fila all'esterno dello scalo aeroportuale e si differenziano solo per le scritte sulla carrozzeria che indicano l'appartenenza all'uno o all'altro Comune. Situazione ancor piu' paradossale quando a dover usare il servizio e' un turista straniero appena arrivato all'aeroporto intercontinentale.
Dopo gli scandali a rilievo internazionale della scorsa estate, con la disavventura occorsa ai turisti giapponesi che nella Capitale si sono trovati a pagare un conto immotivatamente oneroso per un pasto al ristorante, questa iniqua differenza rischia di rappresentare un ulteriore motivo di discredito per il turismo nel Bel Paese.
Per questo motivo, col senatore Marco Perduca, ho presentato un'interrogazione al ministro del Turismo e al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, per sapere se intendano intervenire, e con quali provvedimenti.
Qui il testo dell'interrogazione:
http://blog.donatellaporetti.it/?p=768