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Sui costi a carico degli automobilisti

Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori contro il business Sui costi a carico degli automobilisti per la notifica delle multe e per gli oneri accessori. Fino a 60,00 €uro di oneri accessori per un verbale notificato.
Un anno fa avevamo provveduto a segnalare un fenomeno in costante espansione relativo al cosiddetto “business” degli oneri accessori delle spese di notifica e di visura dei verbali di accertamento di infrazioni al Codice della Strada, coinciso con la tristemente nota prassi delle multe a raffica con l’ausilio di società appaltatrici.
In apparenza un vero e proprio business, dunque, se si pensa che tra spese di notifica, spedizione, visure, stampa ed altri oneri per un verbale di 36,00 €uro si arrivano a richiedere fino ad ulteriori 60,00 €uro, e tutte a carico degli utenti della strada, in virtù delle prescrizioni di legge.
Spese accessorie di difficile interpretazione, anche perché nella gran parte dei casi non vengono riportate analiticamente tutte le voci, destando non pochi sospetti tra i cittadini multati.
Ciò che emerge con lampante evidenza dalla nostra analisi, è che i costi richiesti variano da Comando a Comando di Polizia Municipale, mentre i tariffari postali e quelli degli atti giudiziari sono fissati per l’intero territorio nazionale.
Ritiene Giovanni D’AGATA, componente del Dipartimento Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori che la magistratura e la Polizia Giudiziaria potranno dare chiarezza a tali prassi anche perché a livello nazionale la normativa appare carente in virtù dell’assenza di direttive univoche che stabiliscano, quantomeno, un tetto massimo per gli oneri accessori.
Tra i casi sorprendenti, quello del Comune di Lecce che nonostante una determina dirigenziale di marzo del Comandante dei Vigili Urbani il cui contenuto è stato segnalato in un articolo apparso oggi su un quotidiano locale e che abbassava i costi dall’esorbitante cifra di € 15,00 a verbale ad € 12,60, ancora oggi continua a notificare verbali che riportano la richiesta dei vecchi importi e quindi pari a € 15,00.
Per questi motivi, lo scrivente ha depositato presso la Guardia di Finanza di Lecce un esposto-denuncia, affinché sia verificata la sussistenza di eventuali reati e col precipuo scopo che sia restituita trasparenza e correttezza dell’agire amministrativo degli Enti Locali anche nella fase di notifica delle sanzioni amministrative.
Lecce, 15 settembre 2009
Giovanni D’AGATA
Componente dipartimento
Tematico Nazionale
“Tutela dei Consumatori”

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