di Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Gli stranieri, e tra questi anche gli italiani, discriminati in Svizzera: e' quanto evidenzia il quarto rapporto della commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza (Ecri) del Consiglio d'Europa reso pubblico oggi (1).
In Svizzera, si sottolinea nel rapporto, assicurare la propria macchina puo' costare a un italiano, solo per il fatto di essere italiano, fino al 27% in piu' che a un elvetico. Negli anni '50 gli immigrati italiani nel Paese degli orologi spesso venivano chiamati zingari. Anche in Svizzera c'e' un partito, l'Unione Democratica di Centro, che ha fatto degli “stranieri” il suo tema centrale. “Il suo programma e le sue campagne mediatiche vengono descritte da tutti gli esperti come xenofobe e razziste”, sottolinea l'Ecri, secondo il quale “ripetuti attacchi dei membri del partito ai diritti fondamentali degli stranieri hanno avuto un impatto sulle scelte politiche”. Anche da noi c'e' un partito che ha fatto degli “stranieri” uno dei temi centrali della sua politica. Si chiama Lega Nord. Eppure i migranti in Svizzera, nei decenni passati, sono stati anche i “padani”, in particolare quelli del Nord-Est. Evidentemente la memoria non sovviene, ma un popolo privo di memoria e' un popolo privo di se'.