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“El Conventillo de la Paloma”

Cultura italoargentina

Dal 4 al 6 settembre prossimi , al Teatro San José di San Martín de los Andes, cittadina della provincia di Neuquén, in Argentina, andrà in scena l’opera “El Conventillo de la Paloma”, popolare farsa di Alberto Vaccarezza, la cui prima rappresentazione risale all’aprile 1929, ottant’anni fa.
L’opera, anche se scritta in lingua castigliana e strettamente legata alla cultura italiana, essendo ambientata nell’agglomerato urbano chiamato appunto “conventillo de la paloma”. Si trattava, in principio di una “casona “e aveva una storia germogliata agli inizi del 1900 quando sono arrivati i muratori e hanno cominciato a costruirlo con il proposito di garantire un appartamentino con cucina agli operai della Fábrica Nacional de Calzados, orgoglio del quartiere. Ogni giorno piovevano a Buenos Aires centinaia di emigranti, tra cui molti italiani, la città doveva organizzarsi anche per far fronte alle necessità non rimandabili, tipo quella delle scarpe. Il Conventillo era formato da 4 blocchi, vi si poteva accedere oltre che da Serrano da Thames 139-147. In ogni blocco erano stati ricavati 28 appartamenti (112 in tutto) e nei rispettivi cortili ogni sera c’erano feste, canzoni e balli.
La farsa di Vaccarezza si presenta infatti come opera colorita, allegra e di gran movimento e ricorda situazioni ancora vive nella memoria di molti italiani che all’arrivo in Argentina si trovarono a dover alloggiare insieme con altri immigranti.
L’evento è stato promosso sotto gli auspici della Associazione Italiana di San Martin, della locale “Dante Alighieri” e della Regione Emilia Romagna.

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