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Egregio Presidente Agazio Loiero…

Il padre e la madre di Flavio Alfonso Scutellà e Maria Ida Tocci

…leggendo la sua risposta alla lettera aperta di Fortunata Romagnosi, non possiamo fare a meno di intervenire personalmente per quanto subito in questi due lunghi anni, in quanto quello che lei le scrive è frutto di un file vecchio e riciclato di volta in volta in occasione di eventi luttuosi ormai sempre più frequenti.
Chi ha il primo approccio con lei si ritiene soddisfatto pensando che lei sia una persona seria, ma purtroppo quelle promesse che lei sistematicamente fa, sono solo aria fritta: la realtà che lei fa finta di ignorare è quella giornaliera che vediamo sulle prime pagine dei giornali. Non sappiamo quando lei vorrà scrivere la sua fantomatica bella pagina, certamente per quanto riguarda la sanità può scrivere un libro di pagine nere.
Le nostre tristi considerazioni sono dettate da un bilancio di circa due anni tragici, precisamente dalla morte di nostro figlio Flavio. Lei tramite i mezzi d’informazione ha fatto delle promesse che, ovviamente, non ha mai concretizzato:
1) Chi ha sbagliato deve farsi la valigia ed andare via. A fronte di ben 4 ispezioni nulla è successo. 2) La Regione si costituirà parte civile. All’udienza preliminare del 16/06/2009 nessun rappresentante della Regione era presente.
3) Con un’ordinanza di protezione civile costruiremo in due anni e mezzo 4 nuovi ospedali tra cui quello nella piana di Gioia. Sono passati quasi due anni ne la prima pietra è stata posata, ne si ha contezza della effettiva ed ufficiale collocazione.
4) Costituiremo un comitato dei Garanti per vigilare sulla costruzione di tali opere e nomineremo come rappresentanti delle vittime i genitori Monteleone, Ruscio e Scutellà. E’ l’unica cosa che ha fatto ma, ahimè, questo comitato che si riuniva periodicamente, ha fatto l’ultima riunione il 4 agosto 2008, riunione dove il sottoscritto ha energicamente protestato per la scelta partitocratrica e campanilistica del sito di Palmi, in quanto tale scelta non è dettata da motivazioni tecniche né per offrire pari opportunità ai cittadini di quell’ambito; addirittura tale scelta è stata adottata anche contro il parere di 28 sindaci (favorevoli alla località di Cannavà) a fronte di 4 sindaci favorevoli al sito di Palmi.
Chiaramente lei voleva un comitato garanti composto da persone a asservite alla malapolitica e poiché così non è le riunioni sono cessate e nè una lettera aperta indirizzata a lei ed al commissario Straordinario Spaziante non ha sortito alcuna risposta.
Questo è il suo “modus operandi”: falso, omissivo ed omertoso. Tutto ciò che lei afferma ha validità giornaliera poiché a mezzanotte scade.
Mi permetta, inoltre, Signor Presidente di chiederle di non scherzare con il nostro dolore laddove lo manifesta perchè il suo dolore per i nostri casi va via con una semplice compressa altrimenti sarebbe morto di dolore per l’impressionante frequenza con cui si verificano. Solo chi e passato sa e comprende il nostro dolore che si spegnerà solo con la nostra seconda morte.
Certamente nè la signorina Fortunata Romagnosi, che le ha scritto, nè i Calabresi sanno che addirittura alcuni medici coinvolti nella vicenda di Flavio, tutt’ora sotto inchiesta disciplinare, sono stati addirittura promossi a direttore sanitario aziendale. Con la sua connivenza e complicità. Questa è la vera Calabria che lei è da quatto lunghi anni disamministra ed è offensivo per una qualunque normale intelligenza che lei tenti di addossare le sue chiare responsabilità ai precedenti amministratori.
Le ricordiamo che a fronte delle 105 pagine della relazione della Commissione Serra/Riccio lei non ha adottato alcun provvedimento, se non quello di occultarla fino a quando nella nostra protesta in Prefettura, l’abbiamo resa pubblica per pochi giorni, per poi rioccultarla. Scaricabile sul sito www.flavioscutella.it.
Le rammentiamo inoltre solo alcuni passaggi di tale relazione dove si cita testualmente
“Errori sanitari: adozione di provvedimenti amministrativi
Con riferimento ad alcuni incidenti occorsi nelle strutture sanitarie pubbliche e private, le attività di inchiesta di cui la Commissione è venuta a conoscenza hanno evidenziato l’intervenuta violazione o la non corretta esecuzione dei doveri professionali. La Commissione ritiene che, laddove siano identificati ed accertati, a seguito di appropriate ed opportune indagini, anche interne, profili di responsabilità professionale, le aziende sanitarie dovrebbero adottare tempestivamente quegli atti (previsti dall’art. 93 del vigente CCNL) quali la sospensione e, nei casi più gravi, il licenziamento. La Commissione ha accertato, invece, che le aziende non hanno adottato, in alcuno dei casi sottoposti all’attenzione, alcun provvedimento del genere. Analoga inerzia è stata, inoltre, registrata nell’adozione di provvedimenti nei confronti di dipendenti condannati o addirittura tratti in arresto per reati specifici o comunque gravi. Se le inchieste interne hanno poi permesso di evidenziare ipotesi di negligenza, imprudenza o imperizia colpevole, le direzioni aziendali avrebbero potuto e dovuto adottare i provvedimenti più opportuni senza aspettare i tempi della Magistratura, nel rispetto di quanto previsto dal CCNL e dal Codice Civile, compresa la sospensione dal servizio.”
“Qualificazione professionale dei direttori generali, amm.vi e sanitari
L’esame dei curricula dei Direttori Generali ha suscitato perplessità sul possesso dei requisiti previsti dalla legge con particolare riferimento alla mancanza dell’esperienza dirigenziale, alla mancata protrazione della stessa per cinque anni, alla mancanza del certificato di frequenza del Corso di formazione richiesto, anche a distanza di più di diciotto mesi dalla nomina. Situazioni analoghe sono state rilevate per alcuni direttori sanitari e direttori amministrativi (per i quali i riferimenti normativi sono sempre il D. L.vo 229/99 ed il D.P.R. 484/1997). In alcuni casi, in verità, forse anche a seguito dei rilievi e delle richieste di chiarimento formulate dalla Commissione, si sono avute delle dimissioni o comunque nuove nomine. La Commissione ritiene che per il futuro, prima di ogni nomina di Direttori Generali, Direttori Amministrativi e Direttori Sanitari, un Organismo di Verifica, i cui membri abbiano il requisito della terzietà rispetto agli organi istituzionali coinvolti, accerti il possesso dei requisiti di legge. Appare necessario che una simile valutazione sia effettuata fin da subito con riguardo ai Direttori Generali, Amministrativi e Sanitari attualmente in carica. “
Ancora oggi lei si permette di mettersi sotto l’ombrellone della Magistratura senza ottemperare al mandato politico amministrativo che i Calabresi le hanno conferito. Tale comportamento è un segno tangibile di non voler prendere alcun provvedimento di sua competenza, ma solo di far passare il tempo nella speranza che tutto si dimentichi.
MA STIA TRANQUILLO PRESIDENTE. I SOTTOSCRITTI ASSIEME A TUTTI GLI ALTRI FAMILIARI DELLE VITTIME DI MALASANITA’ E MALAPOLITICA NON DIMENTICHERANNO MAI E SARANNO SEMPRE PRESENTI A RICORDARE ALLA SUA COSCIENZA, SE MAI NE HA UNA, LA CONTINUA E QUOTIDIANA OFFESA ARRECATA ALLA MEMORIA DEI NOSTRI CARI SCOMPARSI E A DISVELARE AI CALABRESI LA SUA VERA NATURA SENZA MASCHERA.
Basti pensare all’ultima farsa che è stata perpetrata ai nostri danni dopo la protesta in Prefettura. Caro Presidente lei deve dirci con fatti concreti e documenti alla mano cosa ha fatto per migliorare il nostro servizio sanitario laddove lei stesso ha dichiarato, l’ 11 novembre 2007, alle Commissioni sanità del Parlamento che IN CALABRIA ESISTONO OSPEDALI DI MORTE E DOPO DUE ANNI NULLA HA FATTO PER CORREGGERE LA SITUAZIONE DA LEI STESSO DESCRITTA.
MA CHE RAZZA DI UOMO E’ LEI ?
In questi 4 anni di sua amministrazione noi Calabresi stiamo pagando a livello sanitario un prezzo altissimo, causa l’inefficienza politica amministrativa, per avere prestazioni da terzo mondo a costi esorbitanti; in più alla mia e alle altre famiglie coinvolte in questi assurdi casi avete imposto un sovrapprezzo pagato con il sangue dei nostri cari.
Adesso le diciamo BASTA. Non vogliamo più sentire che lei non può fare nulla perchè quando lei vuole i provvedimenti li prende; basti pensare che dopo i vergognosi comportamenti da incompetenti di alcuni direttori generali evidenziati nella trasmissione Report lei ha scelto di lasciare quelle persone, da lei nominate, tranquillamente al loro posto evidentemente in virtù di criteri clientelari ecc. e non da amministratore che si preoccupa della salute dei cittadini che, purtroppo, le hanno dato un ampio consenso non conoscendo che razza di uomo e di politico lei fosse.
Adesso l’abbiamo conosciuta Presidente, purtroppo sulla pelle dei nostri Cari.
Il nostro è un perentorio BASTA.
BASTA con le passerelle da velina ai funerali dei nostri Cari. Ai Calabresi servono i fatti, il diritto ad essere ben curati e il dovere di fare emergere la dignità professionale di quei tanti medici che in questa realtà sono offuscati da pochi mascalzoni che li trascinano nel vortice del pressappochismo. L’arroganza, la superficialità e l’incompetenza di alcuni medici e dei suoi direttori generali si evince, rispetto alle altre regioni, anche dal fatto che, in episodi di malasanità, in prima battuta medici ed amministratori chiedono scusa ai famigliari contestualmente ad un rapido accertamento interno della verità. Qui da noi gli unici a chiedere pubblicamente scusa sono stati i medici rappresentati dall’ANAAO-ASSOMED nel mentre i suoi direttori generali occultavano prove e fatti come dimostra la vicenda di Vibo Valentia e tutte le altre oggetto di inchieste regionali fasulle ed omissive.
BASTA !!!!!!

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