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Gridare al Parlamento svuotato è un boomerang

Evidentemente Franceschini non se ne rende conto. I motivi addotti per criticare il ricorso alla fiducia dal Presidente del Consiglio ottengono l'effetto opposto a quello voluto.

Franceschini continua a ripetere che ponendo la fiducia ” si sottrae la possibilita' di migliorare i provvedimenti del governo” e che “non ci si limita a fare in fretta con le leggi ma mira semplicemente a sottratte al parlamento il suo potere principale”. Non si rende conto che il ricorso alla fiducia può essere politicamente inopportuno ma rientra nelle facoltà del governo, riduce i tempi del dibattito senza annullarlo e non tocca la libera scelta di ogni parlamentare. Franceschini ragiona come se i parlamentari fossero disponibili a chissà che e cambiassero idea solo perché viene posta la fiducia. Insomma, pare che per lui quelli della maggioranza siano dei pavidi pecoroni. Non lo sfiora neppure il dubbio che viceversa sia l'inconsistenza delle tesi dell'opposizione a non dare motivo alla maggioranza per ribellarsi al governo. Che è quello che intendono i cittadini.

Del resto, il vero nodo politico del prossimo Congresso del PD è costruire un progetto alternativo per rispondere alle necessità dei cittadini di vivere le proprie diversità, un progetto che abbandoni i sogni di egemonia e di indistinzione culturale. Perché, con buona pace degli intellettuali che parlano di democrazia liberale senza conoscerla, non è indispensabile che spetti per forza al PD il ruolo di dar vita al progetto alternativo. Se non saranno capaci loro, finiranno per farlo altri.

La Federazione dei Liberali

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