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Aiuto! Si è impoverito anche l’uranio…


“Il gip barese Giulia Romanazzi ha disposto l’archiviazione dell’indagine sui militari italiani in missione nei Balcani ammalatisi e, in alcuni casi, morti dopo essere stati esposti alle radiazioni dell’uranio impoverito”. Archiviato perchè la comunicazione c’è stata, tra le motivazioni del gip emerge a favore del Ministero della Difesa italiano“la insussistenza di fattispecie colpose sotto il profilo della omissione della comunicazione e della precauzione” . E allora un po’ di “sano” antagonismo…
A corredo dell’articolo di Antonio Camuso sull’uranio impoverito e la sentenza emessa dal Tribunale di Bari, invio il video “ Uranio impoverito e le bugie della commissione Mandelli “molto più apparentemente leggero, e del 2007 quello di Striscia avec la Rai Disinformazione sull’ uranio impoverito.
Le foto che avrei potuto incollare, tutte a disposizione cliccando le due parole, sono mostruose, come lo è la guerra, anche quella in tempi di pace e vacanze. Mi spiace profondamente per chi è malato e per chi piange chi non c’è più, prematuramente e non per fatalità.
Doriana Goracci
p.s. a chi non garba quanto è quì scritto può proporre un titolo in variante: Evviva! Si è archiviato anche l’uranio.
SENTENZA TOMBALE.
La sentenza emessa ieri, 22 luglio 2009 dal tribunale di Bari, sulla vicenda delle morti da Uranio Impoverito, rappresenta una vera e propria pietra tombale sul desiderio di giustizia da parte dei familiaridei militari morti e degli ammalati nei Balcani a causa del “metallo del disonore”.
Il dispositivogiudiziario con cui lo stato italiano, il Ministero della Difesa e l’intera catena di comando escono assolti dal non aver rispettatoe messo in atto tutte le misure per cautelare preventivamente i militari italiani, che avessero operato in zone bombardate con proiettili ad U238 è degno del miglior dottor Azzeccagarbugli.
“- I generali italiani non sapevano della pericolosità dell’Uranio impoverito e quindi esso non era inserito nelle norme antinfortunistiche vigenti dal 91 e gli americani che invece lo sapevano da tempo, se ne sono ricordati di avvisarci, nel luglio 1999,quando i soldati italiani operavano giàin Kosovo nelle zone contaminate da oltre due mesi.
Ilo ministero della difesaimpiegava solo… pochi mesi per tradurre dall’ingleseil documento incriminato e a… dicembre “prontamente” emanava una direttiva cautelatrice verso il personale operante in zone “affette “ da uranio impoverito.
Se reato c’è stato in quel ritardocomunque sarebbe prescrivibile secondo le normative , quindi come in una comune sentenza su una “normale”strage sul posto di lavoro Dirigenti aziendali e capi reparto vanno tutti assolti!”-

ERRATA CORRIGE

Dobbiamo dire che la Puglia nella vicenda uranioin campo giudiziario e in numero dimilitari colpiti da sindromi ascrivibili alla permanenza in zone di guerra può vantare degli ottimi primati.
In base al precedente dispositivo giudiziario, dello stesso Tribunale di Bari,si respingeva il nesso tra la casualità U238 e malattie e conseguenti morti e con la sentenza di ieri riteniamo cheil Ministero della Difesa italiana potrà inviare una comunicazione di errata corrige al Pentagono, relativamente a quell’allarmistico documento del luglio 1999 . e che dovrebbe recitare così:
”- In base a sentenze emesse da Tribunale di Bari in aprile 2007 e luglio 2009 e visti i risultati clinici su cavie umane ( militari inviati in zone “concimate” con uranio impoverito) riteniamo inutili e dannosele allarmistiche disposizioni precauzionali da voi inviateci su U238. -STOP-Preghiamo emettere disposizione NATO di rettifica su vostro precedente documento_STOP”-
Una volta tanto il diritto romano e la sua millenaria storia potrà dimostrare così la sua superiorità sull’agnostico e materialistico diritto anglosassone!
Peccato però che quella sentenza non fa i conti con quanto noi denunciammo sulle pagine del manifesto il 29 dicembre 2000, sin dai primi giorni in cui scoppiò il caso uranio, in cui parlammo di un muro di silenzio e di complicità NATO. http://www.pugliantagonista.it/osservbalcanibr/uranio_manifesto.htm

TUTTI SAPEVANO

Noi ribadiamo quanto già affermammo allora, tutti sapevano ma facevano finta di niente,troppe le coincidenze ce lo confermano!

Andiamo per ordine: tra il 94 e il 95 vi sono quegli attacchi aerei sulla Bosnia che portano alla pace di Dayton durante i quali vengono utilizzate per la prima volta sul territorio europeo i proiettili all’uranio.

Nello stesso territorio ,e guarda caso proprio nelle località serbe colpite, sono inviati come contingenti di pace i soldati del contingente italiano.

E’ solo un caso quello che portanello stesso periodo, lo Stato Maggiore Esercito alla richiesta di attrezzare una speciale unità di difesa NBC capace di muoversi su ambienti contaminati , in operazioni di pace “umanitarie”?

Teoricamente dal 31 dicembre 95, ma operativamente dal 1998 , questa unità prende il nome di 7° Reggimento Difesa NBC “Cremona”.Di questo reggimento la prima compagnia operativa anche se a ranghi ridotti dove muove i primi passi ?

In KOSOVO, naturalmente, nel luglio del 1999 ed ad onor di cronaca il nome di questa compagnia è veramente indicativo: PESTE.!

Sono delle operazioni di rilevazione e campionamento che vedono il nostro personale che con mezzi anche se limitati recarsi presso alcuni siti bombardati , in tute ed equipaggiamento protettivo e raccogliere campioni di “materiale contaminato”.

Lo scopo della prima missione è quello di mettere a frutto ciò che è stato loro insegnato presso la scuola interforze NBC di Rieti, presso il Comprensorio di Santa Lucia, sede del centro Tecnico dello Stabilimento Chimico di Civitavecchia e per alcuni ufficiali presso la NATO SCHOOL (SHAPE) a Oberammergau e presso il Collegio Militare Inglese (Shrivenham).

E per caso, tra i manuali NATO,da essi studiati, non vi era anche quel documento sull’Uranio impoverito che giunse “ ufficialmente”sul tavolo del Ministero Difesa italiano con qualche anno di ritardo ?

Solo coincidenze ed il muro di silenzio NATO può continuare a fare stragi impunemente.

ANTONIO CAMUSO

OSSERVATORIO SUI BALCANI DI BRINDISI

Brindisi 23 luglio 2009



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