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Diplomazia macedone presenta le prove documentali dinanzi alla Corte di Giustizia Internazionale

Skopje – Le autorità macedoni hanno presentato lunedì, presso la Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja, la documentazione e le prove documentali per il processo contro la Grecia. La querela è stata presentata da Skopje lo scorso novembre, con l'accusa di violazione dell`Accordo provvisorio bilaterale del 1995 con il blocco, da parte delle autorità greche, dell'invito a partecipare al Summit di Bucarest dell`Alleanza Atlantica lo scorso anno. Un blocco motivato, ancora una volta, dalla mancata risoluzione della controversia del nome tra i due Paesi, da anni oggetto di negoziati e trattative, sotto la direzione diplomatica dell'inviato ONU Matthew Nimetz. Il rappresentante diplomatico di Skopje, Nikola Dimitrov, ha presentato dinnanzi ai giudici internazionali un memorandum contenente le argomentazioni imputate alla Grecia, riportando tutte le dichiarazioni dei funzionari greci e i testi pubblicati, rilevati come testimonianza. Secondo i termini del Tribunale, dopo la presentazione delle testimonianze della Macedonia, alla Grecia verrà concesso un periodo di sei mesi per consegnare le proprie contro-argomentazioni, un termine che scade il 21 gennaio del prossimo anno.

Dopo la consegna del materiale, il rappresentante della parte macedone, ha dichiarato: “Valutiamo la possibilità di consegnare il nostro Memorandum in Tribunale, per il quale riserviamo un rispetto speciale, come principale organo giudiziale delle Nazioni Unite”. Rileva che l`équipe macedone ha lavorato in modo efficace nella preparazione del Memorandum e sfrutterà questa possibilità per esprimere un ringraziamento a tutti coloro che hanno aiutato la Macedonia, così come agli esperti esteri, per i loro sforzi e il loro sostegno. Il Tribunale deciderà la procedura che verrà intrapresa dopo che entrambe le parti avranno consegnato i materiali di testimonianza, dopo le consultazioni con le due parti in causa. Le documentazioni scritte saranno ritenute affidabili fino all'eventuale inizio del dibattito diretto. La Repubblica macedone, con tale procedimento, chiede al Tribunale Internazionale di Giustizia che la Grecia venga obbligata a rispettare i propri obblighi previsti dall`Accordo provvisorio, vincolante per entrambe le parti. Ad ogni modo, in attesa do una decisione concreta da parte del Tribunale, le pratiche giudiziali hanno dimostrato che tali processi possono durare per anni interi, con un periodo che può variare da tre fino a cinque anni.

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