di Elio Lannutti
Il terzo riciclaggio di Stato, varato dal ministro Tremonti per far ripulire dalla lavanderia statale soldi illecitamente esportati nei paradisi fiscali e negli Stati canaglia, è l’ennesimo favore fatto alle organizzazioni criminali che, in forma anonima, potranno lavare capitali (ma anche beni mobili ed immobili quali yacht e case) per poterli poi reimpiegare in lucrose attività estere senza neppure trasferirli in Italia.
Oltretutto, questa operazione sarà fatta a costi irrisori. Infatti, mentre lo scudo fiscale promosso qualche anno fa in Germania venne tassato al 25% senza prevedere l’anonimato, il nostro ministro tributarista (che predica l’etica al G8 e due giorni dopo introduce la sanatoria per evasori e criminali) fissa al solo 5% il prezzo per dare un colpo di spugna al riciclaggio di attività illecite e apporre il sigillo di Stato su capitali che invece andavano sequestrati come previsto per i proventi della malavita organizzata.
Promuovere questa autentica sanatoria rappresenta inoltre uno schiaffo ai lavoratori dipendenti e pensionati che faticano ad arrivare a fine mese. L'Italia dei Valori combatterà con tutte le sue forze, contro questo terzo riciclaggio di Stato che dimostra la contiguità del Governo con i grandi evasori e con quella Confindustria che, festante, stappa bottiglie di champagne a sostegno dell’illegalità.