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SVIMEZ: GIOVANI CONFAPI: VERO PROBLEMA SUD àˆ LA CRIMINALITA E ILLEGALITA DIFFUSA

Valentina Sanfelice di Bagnoli: Serve un piano organico e incisivo di contrasto che garantisca soprattutto ai Giovani opportunità e crescita

Roma, 16 luglio 2009. Dichiarazione di Valentina Sanfelice di Bagnoli – Presidente dei Giovani Imprenditori di Confapi (60 mila imprese, un milione e mezzo di addetti) – sul rapporto Svimez presentato questa mattina.

«I dati Svimez evidenziano – come ogni anno, purtroppo, problemi strutturali del Sud Italia che producono effetti negativi anche prospettici, come l’emigrazione interna e internazionale dei giovani.

Il vero problema del Mezzogiorno è la criminalità e con essa l'illegalità diffusa, due fenomeni presenti in tutto il Paese e in tutto il mondo ma che a Sud rappresentano la vera zavorra. Non è possibile programmare uno sviluppo sostenibile se non si creano le pre-condizioni combattendo in maniera continuativa, coordinata e incisiva l’economia criminale, che causa gravi danni ai sistemi locali mortificando le aspettative e le ambizioni di molti giovani intraprendenti costretti troppo spesso a scappare.

Non bastano le iniziative estemporanee né si può demandare tutto alla sola repressione che è fondamentale e per la quale meritano un forte apprezzamento le azioni messe in atto quotidianamente dalle forze dell'ordine; la lotta alla criminalità e all'illegalità diffusa devono diventare la priorità per tutti, superando una fase in cui se ne parla solo per taluni arresti, pure fondamentali, ma non risolutivi.

La repressione di tale fenomeno deve essere attenzione del Governo e coinvolgere tutte le istituzioni, anche quelle locali.

Se si lavora alacremente su questi temi si potrà anche poi pensare di individuare azioni che attraggono investimenti in loco e promuovono sviluppo anche attraverso una maggiore attenzione alla popolazione di giovani imprenditori in Italia (che sono circa 575mila in Italia, di cui 173mila nel Sud).

Da questo bisogna partire per costruire lo sviluppo e solo dopo pensare ai suoi acceleratori come azioni sulla leva fiscale, disponibilità di aree industriali svincolando anche e finalmente il territorio da azioni meramente assistenziali che tanti danni hanno prodotto fino ad oggi e che certamente hanno contribuito al mancato sviluppo di cui soffre l’intera area meridionale.

Solo in questo modo si potrà lavorare, come chiede opportunamente il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al superamento del divario tra Nord e Sud del Paese»

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