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Premio Pieve: dalle origini di Gomorra al muro di Israele

Pieve Santo Stefano, luglio 2009

La Commissione di lettura del XXV Premio dei Diari, composta da Silvia Bertocci, Silvia Bragagni, Antonella Brandizzi, Marco Camaiti, Natalia Cangi, Ivana Del Siena, Patrizia Dindelli, Gabriella Giannini, Adriana Gigli, Vera Gustinelli, Valeria Landucci, Riccardo Pieracci e Giada Poggini, ha scelto la rosa finale della venticinquesima edizione.

I testi finalisti verranno presentati alla Giuria Nazionale, formata da Guido Barbieri, Camillo Brezzi, Natalia Cangi, Pietro Clemente, Beppe Del Colle, Vittorio Dini, Antonio Gibelli, Lisa Ginzburg, Roberta Marchetti, Melania G. Mazzucco, Davide Musso, Maria Rita Parsi, Nicola Tranfaglia e Saverio Tutino, che nei giorni del Premio decreteranno il testo più interessante.

La manifestazione conclusiva del Premio Pieve 2009 si svolgerà nei giorni 11 12 e 13 settembre 2009 nella cornice di Pieve Santo Stefano (AR), la Città del Diario.

Dalle origini di Gomorra al muro di Israele

due secoli di storia nei racconti autobiografici degli otto finalisti

Le memorie del magistrato Stefano Pucci, uno dei protagonisti del primo processo di Camorra (Napoli 1876), aprono squarci su tutto il secolo Ottocento, partendo dalle origini di una nobile famiglia fiorentina fino agli spostamenti dell’autore in Campania e poi in Calabria. Il tributo alla patria pagato in guerra sul fronte greco-albanese, una fuga d’amore dal Nord-Est verso l’Albania ai giorni nostri, l’emigrazione dalla Sicilia all’Australia passando per Genova, il trasferimento a Londra di un’emiliana fresca di laurea, i disagi psicologici di una giovane calabrese nata in Germania, i venticinque traslochi di un’intraprendente signora veneta che, dopo l’emigrazione in Svizzera, segue il marito in Sicilia con il suo maggiolino, negli anni Sessanta. Fino allo scambio di mail dalla capitale della riviera romagnola a Israele di due giovani che parlano dei loro mali dell’anima incrociando la storia di oggi, con il racconto degli attentati a Tel Aviv, la costruzione del muro e il sogno di una pace lontana

Carlo Cipriani

nato a San Gimignano (Siena) nel 1917, morto nel 1999

Tributo alla patria

diario/memoria 1939-1954

Un giovane barbiere toscano, arruolato come fante, è inviato in Albania durante la Seconda guerra mondiale. Qui, tra stenti e umiliazioni di ogni genere, subisce il congelamento e l’amputazione degli arti inferiori. Torna dal fronte nel 1941 come grande invalido e lo attende un periodo difficile di sfollamento e ancora guerra, non più combattuta. I lunghi anni di riabilitazione saranno affrontati con la tenacia di chi vuole riconquistarsi una vita “normale” da lasciare come insegnamento al figlio Franco.

Maria Teresa Giulianelli e Dan Rabà

Maria Teresa: nata a Sant’Agata Feltria (Pesaro Urbino) nel 1964

Dan: nato a Safed (Israele) nel 1956

Feriti nell’anima

epistolario 2003-2008

Dopo la manifestazione del Premio Pieve 2003, due finalisti che si sono appena incrociati sul palco dei diari, danno il via a uno lungo scambio di messaggi tramite internet che diventa una sorta di mutuo soccorso. Abbattendo le distanze, da Israele alla riviera romagnola, Dan e Mari iniziano una bella amicizia, schietta e sincera, che ha alla base la condivisione dei reciproci disturbi psicologici. Riusciranno ad aiutarsi a vicenda, ad alleviare un po’ di sofferenza interiore anche grazie a una dose di autoironia, a fare progetti.

Valeria Pederiva

nata a Farra di Soligo (Treviso) nel 1944

Fuga in Albania

autobiografia 1950-2007

Tutta la vita di una donna del Nord Est: l’infanzia difficile accanto a un padre manesco, la tragica e prematura morte della madre, l’emigrazione a diciannove anni in Svizzera, il matrimonio con un compagno di fabbrica e la nascita di un figlio. Poi la separazione e il ritorno in Italia. Qui, la svolta: l’incontro con Kleydi, un albanese più giovane di lei di ventisette anni, l’innamoramento e la fuga con lui a Durazzo. Una storia passionale che finirà dopo due anni lasciandole una nuova consapevolezza di sé.

Sabrina Perla

nata a Monaco di Baviera nel 1970

Die Katastrophe

diario/memoria 2003-2009

Rinchiusa in un ospedale psichiatrico giudiziario e poi trasferita in comunità, una giovane calabrese nata in Germania ricostruisce il percorso di vita che, per colpa di una solitudine interiore, incomprensione e mancanza di affetto, l’ha portata a compiere un gesto violento nei confronti della propria psicoterapeuta. All’interno di queste strutture, dove dovrebbero aiutarla, vive un solitario cammino di reinserimento nella società e subisce l’ingiustizia di vedere persone colpevoli di azioni molto più gravi che tornano in libertà prima di lei.

Stefano Pucci

nato a Napoli nel 1819, morto a Castrovillari nel 1887

I fatti della procellosa mia vita

autobiografia 1819 -1886

Un avvocato e magistrato di nobili discendenze fiorentine racconta il Sud Italia e Napoli negli anni del Risorgimento. Fu uno dei fautori del primo grande processo contro la camorra e personalità di spicco nella magistratura dell’epoca. Lo scrivere allevia i momenti di solitudine e sconforto, per colpa di un matrimonio infelice, sopportato grazie al lavoro e all’amore per i figli non privo di preoccupazioni.

Antonio Sbirziola

nato a Butera (Caltanissetta) nel 1942

Povero onesto e gentiluomo

memoria 1954-1961

A dodici anni, in un piccolo paese siciliano, il giovane Antonio lascia la scuola per contribuire al mantenimento della famiglia. Attraverso le sue memorie racconta la miseria e lo sfruttamento, dall'apprendistato come barbiere al lavoro di saldatore, fino alle speranze trasformate in delusioni di un periodo trascorso a Genova. Nel 1961, le occupazioni precarie e i sacrifici lo costringono, ventenne, a imbarcarsi verso l’Australia, in cerca di fortuna.

Giulia Scabbia

nata a Portomaggiore (Ferrara) nel 1983

Al limite torno

diario 2005-2009

Una giovane laureata emiliana, sentendosi stretta nell’ambiente in cui è cresciuta, decide di mettersi alla prova trasferendosi a Londra, città che le offre molte opportunità di lavoro, la rende indipendente e allarga i suoi orizzonti. L’iniziale entusiasmo lascia il posto alla nostalgia: la lontananza mi sta dando una chiara visione di cosa mi manca e soprattutto di quanto poco mi serva.

Maria Carlotta Schopf

nata a San Donà di Piave (Venezia) nel 1927

Venticinque traslochi

autobiografia 1927-2007

Ormai in pensione, dopo il divorzio e dedita a curare la malattia psichiatrica del figlio, l’autrice ricorda un’infanzia trascorsa in varie città italiane per seguire il lavoro del padre. Dal 1944 la famiglia torna a Basilea dove Lotti termina gli studi. Dopo periodi trascorsi fra Inghilterra e Svezia, racconta i primi anni di sposa felice trascorsi in Sicilia, fino alla fine del matrimonio e alla decisione di concludere i suoi venticinque traslochi in Svizzera nel Canton Ticino.

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