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CONSOLATI E AMBASCIATE

Gli emigranti devono vedere nel Console che ha giurisdizione sul territorio ove si sono stabiliti,il loro naturale,leggittimo protettore ed amico.(Soc.Dante Alighieri-Vademecum dell’Emigrante-Bergamo 1911)

Senza entrare nel merito ,reputo che il il deterioramento della rete consolare diplomatica va a svantaggio delle nostre comunita’.Si puo’ e si deve riprogrammare su nuove basi organizzative applicando anche il programma SIFC (Sistema integrato funzioni consolari).Deve essere semplificato amministrivamente il raccordo tra Comuni, Ministero degli affari esteri, Ministero dell'interno e rete consolare.Rivedere le assunzioni di personale co.co.co.

Capitoli immobili e propieta’ italiane all’estero:

Per evitare la vendita illegale delle proprieta’statali italiane all’estero,tipo qualche cordata ad hoc,e’ urgente una seria catalogazione degli immobili (ex scuole,ex consolati,ex fabbriche,ex ospedali ecc)spesso abbandonati e altre proprieta’ statali sconosciute.,Fare eventuali progetti ristrutturazione ,riqualificazione e riutilizzazione anche con finalita’ economiche a favore della nostra Comunita’,Scuole,Ospedali,Nuove Case d’Italia.

UFFICI COMMERCIALI DI RAPPRESENTANZA

ICE , (Istituto nazionale per il Commercio Estero) ASSOCAMERESTERO(Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’Estero) UNIONCAMERE(Unione italiana delle Camere di Commercio Industria e Artigianato) ENIT(Ente Nazionale Italiano per il Turismo)

Anche se svolgono un egregio lavoro per imprenditori ,devono essere coordinati tra loro,e’ controproducente continuare a svolgere le loro funzioni in maniera autonoma.

Propongo anche un FONDO ESTERO SOLIDARIETA’ IMPRESE ESTERO obbligatorio , per professionisti e imprenditori che usano questi uffici commerciali all’estero calcolato sul giro dei loro affari nelle varie nazioni

SCUOLE ITALIANE e ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA

Premessa:una commissione parlamentare in collaborazione con i rispettivi ministeri di appartenenza elaborera' una legge che preveda stretta collaborazione tra Istituti Italiani e Scuole Italiane.

Ancora una volta viene disattesa la Costituzione

Ogni finanziamento diretto alle scuole private è incostituzionale sotto diversi profili:L'art. 33 della Costituzione afferma infatti che “La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.”Pertanto il compito di assicurare a tutti i cittadini un'istruzione di qualità per formare i cittadini della Repubblica è assegnato alla scuola statale. Nessun altro Ente o Istituto può svolgere tale funzione di uguaglianza e libertà.Nelle scuole private non c'è libertà di insegnamento, nel senso che il docente viene reclutato in base alla sua adesione al progetto culturale della scuola stessa, e libertà di accesso, visto che lo studente deve aderire ad una precisa impostazione religiosa o filosofica.

ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA in particolare

Oltre a cercare di risolvere in ben noti problemi riguardo al personale,gli Istituti si Cultura devono essere riconcepiti come centri di aggregazione delle nostre Comunita’ all’estero.

Devono collaborare con le scuole Italiane ,li dove esistono.E’auspicabile l’apertura di nuove Scuole dove c’e’ una forte presenza della nostra Comunita’.E in questo senso devono essere agevolate al massimo con decreti legge le Associazioni spontanee di Italiani che come scopo principale hanno quello dell’apertura di Scuole Italiane,sull’esempio della istituenda Scuola Italiana di Londra.

Propongo quindi l’apertura di Universita’ Telematiche all’interno di tutti gli Istituti Italiani di Cultura.,applicando il Decreto Ministeriale 17 aprile 2003(in GU 29 aprile 2003, n. 98)Che prevede Criteri e procedure di accreditamento dei corsi di studio a distanza delle universita' statali e non statali e delle istituzioni universitarie abilitate a rilasciare titoli accademici di cui all'art. 3 del decreto 3 novembre 1999, n. 509.

Inoltre per contribuire al processo di integrazione delle nuove generazioni italiane con la realta’ italiana queste universita’ telematiche saranno in diretto contatto di collaborazione con gli uffici di emigrazione delle 20 regioni italiane.

A tal fine bisogna dare completa attuazione a quanto affermato dall’art. 27 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo in materia di istruzione del 10 dicembre 1948. Inoltre anche l’art.. 34 della Costituzione Italiana garantisce a tutti i cittadini il diritto a ricevere quell’istruzione che contribuisca alla formazione dell’individuo ponendo tutti i capaci e meritevoli in condizioni di svolgere un ruolo utile nella società, di sviluppare la loro personalità e il rispetto per i diritti degli uomini e per le libertà fondamentali.

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