– UDC CHIEDE CHIARIMENTI E UN TAVOLO DI CONFRONTO SU PROPOSTE –
– “In attesa di leggere il testo definitivo della legge che la Regione Lazio si sta apprestando ad approvare, noto una serie di anomalie e contraddizioni che non freneranno la grave emergenza abitativa.” – è quanto dichiara il Segretario Regionale dell’Udc Luciano Ciocchetti – “Sicuramente arriverà una boccata di ossigeno in termini economici per le casse comunali e per quelle del governo. Infatti con l’entrata in vigore della legge Regionale Lazio, sembrerebbe che i cittadini contribuiranno con l’ampliamento o con l’abbattimento delle loro abitazioni a ripianare la forte recessione economica in cui versa l’Italia e non solo.
L’ottimismo però non è seguito dai fatti poiché l’introduzione delle nuove norme graveranno sui comuni i quali dovranno rimodulare in fretta i loro Piani Regolatori per reperire tutte quelle aree a standard necessarie a soddisfare l’aumento di volumetria e quindi di abitanti che si aggiungeranno con l’applicazione delle nuove norme che consentono incrementi ci cubatura fino anche la 60% della volumetria esistente. Il governo – continua ciocchetti – dovrà in fretta rivisitare il testo Unico dell’edilizia varato nel 2001 per evitare contenziosi in sede di applicazione e di interpretazione delle procedure applicative delle nuove Norme.
Per Roma questa tegola inoltre non ci voleva. Infatti il PRG approvato da appena un anno dalla giunta Veltroni, che è stato già oggetto di un primo annullamento per difetti procedurali sulla sua approvazione,ora dovrà essere oggetto di una sostanziale variante proprio per effetto del reperimento delle aree da destinare a standard e per reperiere aree per soddisfare il fabbisogno abitativo con la realizzazione di almeno 30.000 alloggi . Inoltre alla Soprintendenza che sta per varare un decreto di vincolo e di tutela ambientale che sembra possa bloccare circa sei milioni di metri cubi l'On. Ciocchetti propone un tavolo di concertazione per garantire l'applicazione del sistema vincolistico anche nel contesto di una corretta programmazione urbanistica che veda lo sviluppo edilizio convivere con la tutela dei beni ambientali come la legge 24 Regionale già prevedeva.
Nel merito della legge che ripeto mi riservo di leggere e commentare quando verrà approvata dico che – prosegue – la rottamazione con premio di cubatura , nostro obiettivo di sempre, non è la soluzione per ripianare le casse dello stato ma un principio urbanistico fondamentale per affrontare seriamente e concretamente il tema della riqualificazione urbana sia in termini ambientali sia strutturali .
Non è un nostro obiettivo l’ampliamento degli edifici, che senza una programmazione urbanistica genererebbe degrado e disordine qualitativo. Come pure sembra insolito l’incentivo alla costruzione degli alberghi senza una programmazione di sviluppo turistico delle coste che dovrebbe comprendere interventi per favorire il turismo nautico come il turismo culturale favorendo la riqualificazione dei centri storici costieri. Siamo favorevoli invece allo snellimento delle procedure utilizzando maggiormente la DIA con regole certe e con la responsabilizzazione del professionista coinvolgendo anche gli Ordini Professionali che potrebbero assumere ruolo di certificatori. Infine la procedura concorsuale per la riqualificazione di intere zone – conclude ciocchetti – è obiettivo da perseguire.”