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DELITTO AMBROSOLI: LUMIA (PD), RICORDARNE LA TESTIMONIANZA E L’INSEGNAMENTO

“Domani ricorre il trentesimo anniversario dell'assassinio di Giorgio Ambrosoli. Un servitore dello Stato che in nome della legalità affrontò con rigore e senso del dovere quel coacervo di irregolarità e collusioni che coinvolgeva la finanza, la politica e la mafia”. Con queste parole il senatore del PD Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, in una nota pubblicata sul suo blog (www.giuseppelumia.it), ricorda Giorgio Ambrosoli, il commissario liquidatore della Banca Privata Italiana di Michele Sindona. Ambrosoli fu assassinato a Milano l'11 luglio 1979.
“Di fronte ai tentativi di corruzione e alle minacce di morte – aggiunge Lumia – non arretrò di un passo. In un'Italia segnata dal malaffare dei poteri forti Ambrosoli continuò a fare il proprio lavoro pur essendo consapevole dei rischi ai quali andava incontro: 'È indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l'incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un'occasione unica di far qualcosa per il Paese'”.
“Al suo funerale – prosegue il senatore del PD – non partecipò nessun rappresentante delle istituzioni.
Il suo sacrificio è una delle più significative testimonianze dell'Italia per bene, che ogni giorno, al lavoro, in famiglia, nella società, pratica la legalità. Giorgio Ambrosoli è una delle figure più belle della storia recente del nostro Paese. Chi è stato testimone di questa vicenda ha il dovere di ricordare l'uomo e il suo insegnamento. Le nuove generazioni dovrebbero conoscerne la storia. Sono questi – conclude Lumia – i modelli a cui il nostro Paese dovrebbe guardare”.

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