La paura di volare

Molte persone hanno paura di prendere un aereo,ma le statistiche sugli incidenti in volo non sostengono con i numeri questa fobia.
Le probabilità di incidenti quando andiamo in automobile sono 50 volte superiori se comparate all’ipotesi che un incidente capiti quando ci imbarchiamo su un aereo.
Il recente disastro dell’airbus in viaggio da Rio a Parigi ha riportato in auge questa paura che, come dimostrano le statistiche in precedenza citate,è immotivata.
Questa aerofobia cresce negli individui che ne sono colpiti ogni volta che un disastro aereo si verifica ma,stando ai numeri,non esiste nessun mezzo di trasporto più sicuro.
La domanda principe di tutti i fobici dell’aereo nel momento di acquistare il biglietto è questa:quale è la compagnia più sicura al mondo?
Va detto che classifiche in merito non esistono. La Quantas,fino a poco tempo fa aveva una “fedina” immacolata,ma recentemente ha avuto più di un problema.
L’unica certezza è che le grandi compagnie occidentali sono sottoposte a rigorosissimi controlli. Più facile è dare consigli su quali non prendere e cioè su quelle inserite nelle liste nere mondiali.
Per questo motivo è necessario controllare con attenzione con quali aerolinee si vola,specie nei Paesi esotici e nelle aree a maggior rischio come Africa e Russia.
In generale può dirsi che l’età di un aeromobile è un buon indicatore di sicurezza. Tutti i modelli più moderni hanno tassi di incidentalità relativamente bassi.
Un’altra domanda assale poi gli aerofobici ed è la seguente:ma gli aerei sono davvero robusti? Di sicuro più di quanto serva in quanto tutte le parti – ali,timone e carlinga – sono sottoposte a prove di fatica per affrontare pressioni,balzi,torsioni e sollecitazioni superiori del 50% a quelle massime riproducibili in volo.
Airbus e Boeing hanno laboratori evoluti come quelli della Nasa,l’ente spaziale americano. Non a caso lo Shuttle è costruito con lo stesso materiale con il quale si fanno i normali aerei di linea.
Le ali vengono spinte in hangar al limite della rottura per scoprirne i punti deboli;la carlinga è passata ai raggi X con la corrente di dispersione ogni 2.500 ore di volo evidenziando anomalie invisibili a occhio nudo.
I finestrini hanno una portata di 8 libbre per pollice quadrato rimanendo intatti anche quando vengono colpiti frontalmente dalla grandine mentre l’aereo viaggia a mille all’ora.
Per rassicurare chi ha paura del volo,è da considerare che un aereo può volare anche senza un finestrino o senza portellone,come già è accaduto,e planare per 25 minuti a motori spenti.
E per ovviare a problemi elettrici gli aerei hanno 3 generatori che lavorano separatamente,più una pala eolica di 1 metro che esce dalla carlinga in emergenza.
E’ da osservare che buona parte degli incidenti aerei(oltre la metà)accade a causa di errori umani:del pilota,dei progettisti o degli assistenti a terra.
Ma i piloti sono preparati per affrontare le situazioni di emergenza? In teoria al 100%. Per mantenere la licenza di volo è necessario fare almeno 6 atterraggi a semestre senza dimenticare lunghe esercitazioni al simulatore,la cui introduzione ha fatto diminuire drasticamente il numero di incidenti.
Si sperimentano regolarmente situazioni come la piantata del motore,l’evacuazione dei passeggeri,la discesa d’emergenza e l’avaria totale degli impianti elettrici di notte.
Tutti eventi in cui ogni pilota sa esattamente come fare. Ci si allena all’uso rapido della maschera d’ossigeno in caso di depressurizzazione per evitare l’ipossia e la perdita di conoscenza.
E allora, aerofobici, allacciate le cinture di sicurezza e volate con tranquillità.

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