Il diritto di leggere ed esistere, a Gaza

Una lettera, un comunicato e un appello, il tema è lo stesso, drammaticamente da decenni, ma peggiora, anche per chi esprime e si attiva con la solidarietà: Gaza.
La lettera è stata inviata al Manifesto e Repubblica, non so se l’abbiano pubblicata, nella stessa Luisa di Gaetano proponeva di “inondare le redazioni dei giornali di lettere analoghe per reclamare trasparenza di notizie”.

Poi segue il comunicato stampa e la petizione di Ship to Gaza, tradotto da Mariano Mingarelli, da cui si apprende che “Martedí la flotta israeliana,senza aver ricevuto la minima provocazione ed in modo totalmente illegale , utilizzando una nave cannoniera, ha minacciato ed abbordato una nave civile sulle acque internazionali che era diretta verso Gaza con aiuti e 21 passeggeri di 11 paesi diversi. A bordo c’erano tra gli altri il premio Nobel per la Pace Maired Maguire e l Ex membro del Congresso Cynthia Mc Kinney, ambedue degli Stati Uniti”.
Infine “un atto di solidarietà e di resistenza al blocco israeliano a Gaza che nega l’istruzione ai palestinesi. Secondo l’UNWRA, l’assedio impedisce che l’inchiostro, la carta e altri materiali per l’apprendimento entrino in Gaza”.
Se ce l’avrete fatta fino in fondo, troverete l’ultimo post di Vittorio Arrigoni con un video “How To Kill A Dead Man (Israel as a Terrorist State)”, e nella sua conclusione, come solito “Tifate per i miei compagni, per i diritti umani, per Restare Umani.
Posso solo aggiungere per il diritto di leggere ed esistere, anche a Gaza. Siamo ostinati.

Doriana Goracci
*Mentre la Spirit, nave de movimento Free Gaza, navigava in acque internazionali destinazione il porto di Gaza è stata circondata da navi da guerra israeliane, disabilitati i sistemi di navigazione. A 40 miglia dalla costa è stata obbligata a dirigersi verso un porto israeliano.Tutto l’equipaggio è stato sequestrato. La nave portava farmaci e giocattoli.La nave non ha mai navigato in acque territoriali israeliane. Il comportamento dell’esercito israeliano è fuori legge. Se le navi da guerra dell’Iran agissero come quelle di Israele, quanti articoli a titoli cubitali verrebbero scritti? Non è polemica ma semplice constatazione. Distinti Saluti, luisa di gaetano*
Luisa con uno dei suoi pupazzi…il cantante.
Comunicato stampa 2009-06-30
DaShip to Gaza
www.shiptogaza.se

Israele si dedica alla pirateria
Dov’è la UE? Dov’è l’ONU? Perché tace il ministro degli Esteri Carl Bildt?

Martedí la flotta israeliana,senza aver ricevuto la minima provocazione ed in modo totalmente illegale , utilizzando una nave cannoniera, ha minacciato ed abbordato una nave civile sulle acque internazionali che era diretta verso Gaza con aiuti e 21 passeggeri di 11 paesi diversi. A bordo c’erano tra gli altri il premio Nobel per la Pace Maired Maguire e l
Ex membro del Congresso Cynthia Mc Kinney, ambedue degli Stati Uniti. La nave era salpata dalla città portuale di Cipro Larnaca con aiuto umanitario sotto forma di medicine, giocattoli, materiale di costruzione e alberi di ulivo. Prima della partenza la nave era stata ispezionata ed era stato dato il consenso dalle autorità cipriote. Malgrado questo la nave è stata abbordata ed i passeggeri sequestrati benché non fossero diretti né stessero traversando il territorio israeliano. Si tratta di una chiara infrazione contro il diritto internazionale.

”Questo è assolutamente inaccettabile e si deve considerare un atto di pirateria”, dichiara Dror Feiler, presidente dell’associazione European Jews for a just peace e attivo nell’associazione Ship to Gaza. Ship to Gaza sta pianificando, con l’aiuto dei movimenti popolari svedesi, un’azione analoga con una nave di maggiori dimensioni che consegnerà aiuti alla popolazione isolata e bisognosa di aiuto di Gaza. Martedï alcuni dei rappresentanti dell’associazione, tra i quali il professor Mattias Gardell dell’Università di Uppsala e Dror Feiler avevano presentato questo progetto al congiunto di politici riuniti a Visby durante la settimana di Almedalen.
Noi di Ship to Gaza chiediamo che il governo svedese agisca in modo vigoroso nella UE e nell’ONU per garantire che Israele rispetti il diritto internazionale e smetta la sua attività di pirateria. La crisi acuta di Gaza è stata creata per motivi politici. Mediante il suo blocco illegale Israele ostacola l’aiuto della comunità internazionale.
Persone di contatto per Ship to Gaza: Dror Feiler Dr Stellan Vinthagen dror@comhem.se stellan.vinthagen@gmail.com
Domanda il rilascio di Cynthia McKinney, dello Spirito di Umanità, di tutti gli operatori ausiliari e degli approvvigionamenti, ORA! La notte scorsa, le Forze di Occupazione Israeliane hanno attaccato e poi sono saliti a bordo della imbarcazione del Movimento di Gaza Libera, lo “Spirit of Humanity”, sequestrando 21 attivisti per i diritti umani provenienti da 11 nazioni, compreso il premio Nobel Mairead Maguire e l’ex parlamentare del Congresso U.S. Cynthia McKinney. I passeggeri e l’equipaggio sono stati trascinati a forza in Israele. La confisca delle forniture umanitarie e il trasferimento forzato degli operatori per i diritti umani è un ATTO DI PIRATERIA, un crimine, secondo la legge internazionale. Quando l’imbarcazione è stata attaccata, essa non si trovava in acque israeliane e stava svolgendo una missione di carattere umanitario per Gaza. L’attacco israeliano, deliberato e premeditato, di un battello disarmato in acque internazionali è una lampante violazione del diritto internazionale.
Il governo U.S. e la corporazione dei mezzi di informazione hanno ampiamente ignorato o nascosto questo fatto a causa del razzismo nei confronti di Cynthia McKinney e del popolo palestinese. Spetta a noi farci sentire.
Secondo un comunicato rilasciato ieri dal Comitato Internazionale della Croce Rossa, i palestinesi che vivono a Gaza sono “prigionieri della disperazione”. Migliaia di abitanti di Gaza le cui case furono distrutte nel passato durante il massacro israeliano di dicembre/gennaio sono ancora senza riparo nonostante le promesse di aiuti per quasi 4,5 miliardi di dollari, perché Israele si rifiuta di permettere l’ingresso nella Striscia di Gaza di cemento e di altro materiale per le costruzioni. Il rapporto fa notare anche che gli ospedali hanno difficoltà nel soddisfare le necessità dei loro pazienti per l’interruzione delle forniture sanitarie da parte di Israele.
Questa azione terroristica messa in atto dall’esercito di occupazione israeliano nei confronti di un’imbarcazione disarmata è un evidente tentativo di far rifuggire la gente dalla possibilità di dimostrare solidarietà al popolo di Gaza. Dobbiamo agire ora! Si riporta qui come si può essere di aiuto:
1) Sottoscrivi la petizione via internet –
2) Fatti sentire – invia questo messaggio nelle tue mailing list, inoltralo via Facebook&Myspace, etc……
3) Scendi in strada! Organizza delle proteste locali di emergenza in solidarietà con il popolo di Gaza e per richiedere il rilascio di tutti quelli che sono stati rapiti dalle forze di occupazione israeliane
4) Sostieni la carovana in aiuto di Gaza! Oltre all’attuale progetto di Free Gaza , un’altra carovana di aiuti ,Viva Palestina, partirà dagli U.S. il prossimo 4 luglio guidata dal parlamentare britannico Gorge Galloway e dal veterano della guerra del Viet Nam, Ron Kovic, costituita da centinaia di persone provenienti dagli Stati Uniti.
5) Telefona ai mezzi di informazione. La corporazione dei mezzi di informazione degli U.S. ha completamente ignorato o tenuto nascosto quanto accaduto a causa del razzismo nei confronti di Cynthia McKinney e del popolo palestinese. Telefona ai mezzi di informazione – insisti perché non occultino questo atto criminale compiuto dall’esercito di occupazione israeliano.
Petizione: [la versione originale è ovviamente in inglese. Sotto viene riportata la traduzione in italiano]
Sottoscrivila via internet all’indirizzo:
Al Presidente, Barak Obama, alla Segretaria di Stato, Hillary Clinton, al Vice-Presidente, Joe Biden, ai leader del Congresso, al Presidente dell’Assemblea Generale delle U.N. d’Escoto-Brockman, al Segretario Generale delle U.N. Ban, ai membri del Consigli di Sicurezza delle U.N., al Presidente, Primo Ministro, ai leader del Consiglio dei Ministri e dell’Opposizione di Israele.
cc: ai Rappresentanti dei mezzi di informazione principali, alla Croce Rossa Internazionale
CHE VENGA RILASCIATO IMMEDIATAMENTE LO “SPIRIT OF HUMANITY” CON TUTTI I SUOI PASSEGGERI E SIA PERMESSO LORO DI PORTARE A TERMINE LA MISSIONE UMANITARIA A GAZA! CHE CESSI SUBITO L’ASSEDIO DI GAZA!
Sono indignato per le azioni compiute dall’esercito di occupazione israeliano in quanto ha assalito ed ha abbordato l’imbarcazione del “Free Gaza Movement”, lo “Spirit of Humanity”, sequestrando 21 attivisti per i diritti umani provenienti da 11 nazioni, compreso il premio Nobel Mairead Maguire e l’ex deputato al Congresso degli U.S. Cynthia McKinney, trascinando passeggeri ed equipaggio a forza in Israele. Oltre a ciò sono indignato del fatto che Israele abbia sequestrato tonnellate di medicine, così come giocattoli ed alberi di ulivo che erano sull’imbarcazione.
Richiedo che l’imbarcazione, i passeggeri e l’equipaggio siano immediatamente rilasciati e che sia permesso loro di proseguire per portare a termine la loro missione di aiuto umanitario a Gaza. Come ha detto l’ex rappresentante al Congresso U.S. e Candidata Presidenziale nel 2008 Cynthia McKinney, “Ciò che è avvenuto è una violazione oltraggiosa del diritto internazionale. La nostra imbarcazione non era nelle acque israeliane e noi eravamo una missione di diritto umanitario che si stava dirigendo verso la Striscia di Gaza . Il Presidente Barak Obama aveva appena detto ad Israele di fare entrare materiale di tipo umanitario e per la ricostruzione, e proprio questo era ciò che noi cercavamo di fare. Noi chiediamo alla comunità internazionale di richiedere il nostro rilascio in modo tale da poter riprendere il nostro viaggio.” Secondo una relazione del Comitato Internazionale della Croce Rossa rilasciata il 29 giugno, i palestinesi residenti a Gaza sono “prigionieri della disperazione”. Migliaia di abitanti di Gaza le cui case vennero distrutte tempo fa durante il massacro israeliano di dicembre/gennaio se ne stanno ancora senza alcun riparo nonostante le promesse di aiuti per quasi 4,5 miliardi di dollari, perché Israele si rifiuta di far entrare nella Striscia di Gaza cemento e altro materiale da costruzione. Il comunicato riferisce anche che gli ospedali hanno difficoltà a soddisfare le necessità dei loro pazienti a causa dell’interruzione da parte di Israele dei rifornimenti sanitari. “Il materiale che stavamo portando rappresenta un simbolo di speranza per il popolo di Gaza, speranza che la via marittima possa venire aperta per loro e che loro possano trasportare i loro stessi materiali per cominciare a ricostruire scuole, ospedali e le migliaia di case che sono state distrutte durante l’offensiva “Piombo fuso”. la nostra missione è un segno rivolto al popolo di Gaza per dire che noi ci sentiamo vicini a loro e che loro non sono soli” ha detto la compagna di viaggio Mairead Maguire, vincitrice del Premio Nobel per la Pace per il lavoro da lei fatto nell’Irlanda del Nord. Poco prima di essere sequestrati dagli israeliani, Huwaida Arraf, presidente del Free Gaza Movement e co-coordinatore della delegazione in questo viaggio, aveva precisato che: “Nessuno avrebbe la possibilità di credere che il nostro piccolo battello costituisca una minaccia per Israele. Noi trasportiamo materiale sanitario e per la ricostruzione e giocattoli per bambini. I nostri passeggeri comprendono un premio Nobel per la Pace e un ex rappresentante del Congresso U.S.. Il nostro battello era stato ispezionato e aveva ottenuto un’ autorizzazione per la sicurezza da parte delle Autorità del porto cipriota dal quale siamo partiti e mai in nessun momento noi ci siamo avvicinati alle acque israeliane.” Arraf ha proseguito,”L’attacco israeliano deliberato e premeditato al nostro battello disarmato è una evidente violazione del diritto internazionale e noi chiediamo il nostro rilascio immediato ed incondizionato.”
Io richiedo che l’Amministrazione Obama agisca immediatamente per protestare contro la violazione del diritto internazionale, per ottenere il rilascio dell’imbarcazione e di coloro che sono stati sequestrati, la cui lista è riportata in fondo, per garantire l’accesso a Gaza di missioni di sostegno umanitario come quella dello “Spirit of Humanity” e della missione di aiuto umanitario “Viva Palestina” in arrivo guidata dal parlamentare britannico Gorge Galloway e dal veterano della guerra del Viet Nam Ron Kovic alla quale partecipano centinaia di cittadini provenienti dagli Stati Uniti. La missione Viva Palestina è in programma che il 4 luglio parta da New York City diretta a Gaza. Inoltre chiedo all’Amministrazione Obama che operi immediatamente per far finire immediatamente il brutale assedio, il blocco e l’occupazione di Gaza. Vengano rilasciati ORA lo Spirit of Humanity , tutti i seguenti attivisti per i diritti umani e l’equipaggio: [SEGUE L'ELENCO DELLE PERSONE SEQUESTRATE]
(traduzione di mariano mingarelli)
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“L’istruzione è un diritto. Eppure, nel corso della storia, le società hanno usato l’accesso all’istruzione come arma di oppressione. Noi ci rifiutiamo di lasciare che Israele blocchi il desiderio di sapere dei nostri studenti.
Accogliamo l’opportunità di lavorare con Free Gaza e altri per rompere l’assedio contro la più grande risorsa del nostro popolo”. — Dr. Haidar Eid, professore presso l’Università di Al-Aqsa
Informazioni sulla campagna
In collaborazione con l’Università di Al-Aqsa, il Free Gaza Movement lancia la campagna “Il diritto di leggere” che si avvarrà delle navi Free Gaza per fornire libri e altri materiali fomativi alle università in tutta la Striscia di Gaza occupata.
Questa non è un azione di carità. Piuttosto si tratta di un atto di solidarietà e di resistenza al blocco israeliano a Gaza che nega l’istruzione ai palestinesi. Secondo l’UNWRA, l’assedio impedisce che l’inchiostro, la carta e altri materiali per l’apprendimento entrino in Gaza.
La nostra prima spedizione sarà inviata con la flotta Free Gaza ‘Summer of Hope’ diretto a Gaza a luglio.
Come aiutarci
La nostra campagna invita tutti ad unirsi a noi in questa azione ‘persona a persona’, contribuendo uno o più libri alla nostra spedizione, come un’espressione di resistenza contro il blocco. Inoltre, questa campagna consente alle istituzioni in tutto il mondo di sostenere il ‘diritto all’istruzione’ dei palestinesi donando copie dei libri universitari, nuovi o usati, da consegnare tramite il Free Gaza Movement alle università nella Striscia di Gaza.
È anche possibile dare un contributo economico per l’acquisto dei libri e per le spese di spedizione a Cipro oppure è possibile inviare libri nuovi o usati da spedire a Gaza con il prossimo viaggio della nave.
Inoltre, le istituzioni accademiche che sono disposte a dare accesso alla propria biblioteca online alle università di Gaza, sono pregate di segnalarcelo.
Contributi economici

Donazioni per la campagna ‘Il diritto di leggere’ verranno utilizzati per acquistare i libri e per coprire le spese di spedizione per i libri che sono pervenuti al Free Gaza da siti diversi da Cipro. Si prega di indicare “Right to Read” nel campo commento al fine di garantire che i fondi vengano utilizzati per questa campagna.
Invio dei libri
La campagna ‘Il diritto di leggere’ accetta tutti i libri nuovi o usati per la spedizione. Per ordinare i libri (tramite Amazon), si prega di far riferimento alle liste compilate dalle università di Gaza:
* da Amazon nel Regno Unito: http://tinyurl.com/ktpowg
* da Amazon negli Stati Uniti: http://tinyurl.com/n5t2j4
Per la spedizione, basta indicare nell’ordine l’indirizzo di seguito del centro di raccolta Free Gaza più vicino:
Cipro:
Free Gaza Movement
Digenthios and Avgousta Court
Nigrid Street 6018 Apt. 203
Larnaca, CYPRUS
Stati Uniti:
Free Gaza US Collection Site
PO Box 5772
Rockville, MD 20855

Per maggiori informazioni
Per ulteriori informazioni riguardanti la campagna ‘Il diritto di leggere’,
si prega di contattare uno dei seguenti coordinatori:
Dina Kennedy: dkennedy [at] freegaza.org
Darlene Wallach: Darlene [a] freegaza.org

Dal blog di Vittorio Arrigoni

Oggi un edificio danneggiato dai bombardamenti israeliani dello scorso gennaio, è collassato a Est di Gaza, seppellendo sotto 4 persone, una delle quali è morta.
Sono 21000 gli edifici distrutti e danneggiati dall’offensiva israeliana “piombo fuso”, e ancora non si vede ombra di ricostruzione.
Questo per volontà criminale d’Israele che non permette il passaggio di materiali fondamentali per la ricostruzione come cemento, ferro e vetro.
I miei amici del FGM stanno navigando verso di con alcuni di questi materiali, oltre a molti attivisti per diritti umani, profughi palestinesi, un premio nobel per la Pace e parlamentari. Domani li aspetteremo alle 14 al porto di Gaza city.
Sperando che nella nottata la marina israeliana non si macchi di pirateria, come quotidianamente fa assalendo i rudimentali pescherecci palestinesi e impedendo ai pescatori di sopravvivere nel loro legittimo spazio marino.
Tifate per i miei compagni,
per i diritti umani,
per Restare Umani.

Vittorio Arrigoni
blog: (Come attivisti per i diritti umani dell’ISM non percepiamo alcuno stipendio, resistiamo a Gaza grazie alla generosità di chi ci sostiene e ritiene determinante la nostra presenza in queste lande insanguinate. Se potete, donate : GUERRILLAINGAZA@GMAIL.COM )
http://digilander.libero.it/benedetta.mas/macerie4.jpg

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