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MAFIA: LUMIA (PD), SEQUESTRO DEI BENI AL BOSS ZAPPIA, INSISTERE SULL’AGGRESSIONE AI PATRIMONI

Roma, 25 giugno 2009 – “Ad ogni indagine sui reati penali di un boss deve parallelamente scorrere un'indagine patrimoniale, per colpire al cuore gli interessi economici e finanziari della mafia. Questa è una strada che bisogna seguire in modo sistematico ed efficace”. Lo dichiara il senatore del Partito Democratico Giuseppe Lumia, commentando il sequestro del patrimonio del boss Beniamino Zappia, in carcere dal 2007. Tra i beni sequestrati opere di Guttuso, De Chirico, Dalì e ancora una gioielleria, appartamenti, terreni, conti correnti.
“Zappia – aggiunge Lumia – non dimentichiamolo disponeva di enormi patrimoni. Rappresentava Cosa nostra americana e canadese e in Italia stava creando una rete micidiale per entrare, o a monte o a valle, nel business del ponte sullo stretto, disponendo di ingenti capitali (dai 5 ai 7 miliardi di euro). A quanto pare il personaggio vanta una lunga esperienza nel sistema degli appalti, che risale alla costruzione di opere per le olimpiadi di Montreal del 1976”.
“Il sequestro di oggi – conclude Lumia – più che chiudere quest'indagine, dovrebbe richiamare l'attenzione della Commissione antimafia sul sistema di relazioni della mafia con il mondo politico-istituzionale, al fine di avanzare proposte adeguate ed efficaci nel contrasto al riciclaggio e all'infiltrazioni mafiosa negli appalti”.

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