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STREPITOSO MATTEO MANASSERO: HA VINTO L’AMATEUR CHAMPIONSHIP

Con una straordinaria prestazione l'azzurro Matteo Manassero, primo italiano nella storia del torneo, ha vinto il 114° Amateur Championship, un major della categoria dilettanti nel cui albo d'oro figurano i nomi più prestigiosi tra i quali ricordiamo nel passato Bobby Jones, e più recentemente José Maria Olazabal e Sergio Garcia. L'altro major della categoria è l'US Amateur che nel 2005 è stato vinto da Edoardo Molinari.

Sul percorso del Formby Golf Club nei pressi di Liverpool in Inghilterra, il sedicenne di Gardagolf ha battuto nella finale su 36 buche l'inglese Sam Hutsby per 4/3 divenendo il più giovane giocatore a vincere la gara.

“Non credevo – ha detto Manassero a caldo – che questo potesse accadere. E' incredibile, è un sogno. Sono onorato di essere il più giovane vincitore. Il mio primo pensiero, subito dopo il successo, è andato al fatto che fra un mese parteciperò all'Open Championship e il prossimo anno al Masters. Mi sono trovato a mio agio nel vento e mi è piaciuto molto giocare sui links. Mi è stato di grande aiuto Alberto Binaghi, responsabile della squadra azzurra maschile, che mi ha fatto da caddy: è stato prezioso soprattutto nella scelta dei bastoni e nel farmi mantenere la calma”.

L'azzurro ha iniziato nel modo migliore mettendo subito il suo avversario sotto pressione con un birdie. Hutsby, però, ha reagito immediatamente pareggiando alla terza buca e poi passando in vantaggio con un birdie alla 5ª. Manassero ha atteso pazientemente il momento buono e ha rimesso il match in parità alla 9ª con un par. Alla 11ª ha approfittato di un errore di Hutsby per tornare 1 up, ma alla successiva ha fallito un putt abbordabile perdendo il margine.

Dopo tre buche pari Manassero ha dato la svolta decisiva al match nelle ultime tre buche primo giro e nelle sette iniziali del secondo. Dalla 16ª alla 18ª ha realizzato tre birdie, con una prodezza alla 17ª dove ha recuperato con un gran secondo colpo pur avendo la palla fuori pista e con un brutto lie, mentre alla 18ª ha posto la palla in bandiera.

E' andato al riposo sul 3 up, ma alla ripresa non ha dato tregua all'avversario e alla 21ª ha portato il vantaggio a 4 up con un par su errore del rivale, che ha mancato un lungo putt di rientro. Un birdie e un par alle buche 23 e 25 hanno praticamente chiuso il match. Nella prima, par tre, ha stampato la palla in bandiera con il tee shot, e nella seconda, par 4, ha centrato la buca da tre metri. Hutsby, comunque, non si è arreso. Ha accorciato le distanze alla 26ª, ma è tornato 6 down alla 30ª quando è finito in bunker. Con sei buche da giocare a Manassero a quel punto bastava pareggiare una buca per vincere, ma pur a un passo dal baratro il ventenne inglese non ha mollato. Ha confezionato due birdie e ha portato l'incontro sul 4 down. Alla buca 33 l'epilogo. Manassero non ha raggiunto il green con il secondo colpo, ma l'approccio è stato stupendo e la palla è planata a meno di due metri dalla buca. Forse tradito dall'emozione ha fallito il putt, ma Hutsby, da distanza più breve non è riuscito a prolungare ulteriormente il match.

Per arrivare alla finale Manassero ha avuto ragione dell'inglese Steven Brown (6/5), dell'azzurro Joon Kim (5/3), del danese Peter Baunsoe (2/1), dell'inglese Tommy Fleetwood, idolo del Formy dove è nato golfisticamente (2/1), e in semifinale dell'inglese Darren Renwick (4/3).

Quanto ad Hutsby ha superato il canadese Eugene Wong (6/5), l'irlandese Nial Kearney (5/4), il tedesco Maximilian Kieffer /2/1), l'olandese Jurrian Van der Vaart (5/3) e in semifinale il connazionale Stiggy Hodgson alla 21ª.

Il presidente della Federazione Italiana Golf Franco Chimenti ha espresso la sua soddisfazione per questo grande successo, che onora tutto il golf italiano, con una frase breve, ma eloquente: “Sono molto più contento per questa vittoria di quanto lo sarei stato se fossi stato eletto alla Presidenza del CONI”.

Manassero è stato l'autentico dominatore del torneo, esprimendo la sua superiorità sin dalla qualificazione medal che si è svolta anche sull’altro percorso del West Lancashire Golf Club dove ha iniziato alla grande con un 65, nuovo record del campo. Nel secondo giro ha realizzato un 70 e ha terminato con 135, lasciando a quattro colpi Nigel Edwards (139 – 67 72) e lo stesso Hutsby (68 71) e a cinque Jack Bartlett, Gavin Dear, l’olandese Reinier Saxton e gli australiani Brendan Smith e Matt Jager. Al 19° posto con 143 Andrea Pavan (72 71), al 32° con 144 Joon Kim e al 62° con 147 Nunzio Lombardi (71 73) autore di una bella rimonta dalla 131ª piazza.

Eliminati Nino Bertasio, 96° con 149 (74 75), e Leonardo Motta, 167° con 153 (77 76). Alla fase finale hanno avuto accesso 76 concorrenti su un totale di 288 partecipanti.

Nel primo turno di match play Kim ha battuto dopo 17 buche Stephan Gross (2/1) uno dei più forti dilettanti tedeschi, mentre sono usciti Andrea Pavan, sconfitto per 2 up da Tommy Fleetwood, e Nunzio Lombardi ha dato vita a un gran match contro il gallese Richard Hooper cedendo solamente alla 21ª buca, la terza di spareggio.

Manassero, classe 1993, come detto, difende i colori di Gardagolf. Ha al suo attivo cinque titoli italiani individuali: due baby (2003-2004), uno pulcini (2006), uno ragazzi (2008) e uno dilettanti medal (2009). Ha vinto con Gargadolf il Campionato a Squadre Serie A2 (2007) e il Campionato Serie A1 (2008). All'estero si è imposto nell'European Young Masters del 2007 sia nella classifica a squadre con l'Italia che in quella individuale. Alla fine dello scorso anno è giunto terzo nel prestigioso Orange Bowl, negli Stati Uniti.

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