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“Tutta la comunità  italiana mobilitata contro la chiusura dei consolati”

Laura Garavini alla festa del Centro Sociale Italiano a Rocourt

Grande mobilitazione in Belgio contro i tagli imposti dal Governo alla rete consolare. “È importante che la comunità italiana sia unita tutta nella denuncia dello smantellamento della rete consolare annunciata dal Governo e che vede interessata anche la realtà di Liegi”. Questa è stata la dichiarazione di Laura Garavini, parlamentare del PD eletta dagli italiani in Europa, alla conferenza organizzata da Gionata Brunetti, Segretario del PD della provincia di Liegi, al Centro Sociale Italiano domenica scorsa a Rocourt, Belgio. All’incontro in occasione del 28° anniversario del centro hanno partecipato il Segretario del CGIE Elio Carozza, don Battista Bettoni e don Nino Russo, accanto a numerosi esponenti del Comites, delle associazioni, degli enti culturali.

“C’è in gioco il mantenimento della cultura degli italiani all’estero. Ecco perché sentiamo l’esigenza di un intervento vero”. Con queste parole Brunetti ha aperto i lavori del convegno. Dello stesso avviso Carozza, che ha ammonito: “Senza un investimento del Paese per le comunità all’estero si spezza il rapporto tra l’Italia e i connazionali nel mondo”. Dalla relazione presentata la scorsa settimana dal sottosegretario per gli esteri Mantica risulta, infatti, la chiusura di tre consolati in Belgio: Liegi, Genk e Mons.

“La chiusura della sede di Liegi andrebbe a compromettere seriamente la vitalità e il dinamismo della comunità italiana, costringendo 80mila connazionali a dover percorrere centinaia di chilometri per raggiungere i consolati limitrofi e lasciando senza un riferimento le aziende italiane del territorio” ha sottolineato il Segretario del CGIE. “Le proteste degli italiani di Liegi dimostrano che è semplicemente irresponsabile e miope interrompere i legami con una presenza così forte e dinamica”.

Per la Garavini, l’iniziativa a Liegi, che ha anche visto momenti di intrattenimento culturale, è stata “un bellissimo esempio di impegno civile e democratico a favore della comunità locale e di protesta contro le misure del Governo italiano”. Don Battista Bettoni ha chiuso i lavori lanciando una sfida: “Noi vogliamo esserci, come comunità”.

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