“Fino all'ultimo Mgr Lefebvre sperava che il Vaticano tornasse alla sua
identità abbandonata dal Concilio Vaticano II.
Questo Concilio rappresenta una nuova religione e ha ripudiato la religione rivelata.
Infatti si parla di vera e propria apostasia, cioè di rigetto pubblico della religione.
Con il decreto sulla libertà religiosa (che non ha niente a vedere con il giusto divieto di violentare la coscienza individuale),
richiesto dal B'nai Brith, loggia massonica ebraica,
e con il decreto Nostra Aetate, che erige la razza ebraica a fratello maggiore
della comunità cristiana,
sono state gettate le fondamenta dell'ecumenismo moderno che, dopo essere stato condannato dal magistero precedente, oggi sta alla base della chiesa ufficiale o conciliare che non rappresenta più la Chiesa cattolica.
Le riforme liturgiche postconciliari hanno messo in pratica questa nuova credenza che sradica dalle anime i fondamenti della religione cattolica, disorienta individui, famiglie e società intere che da duemila anni erano abituate a Gesù Cristo e alla Sua Chiesa cattolica come principale riferimento della vita individuale, domestica, sociale e politica. È da tempo che i poteri forti vogliono prendere il posto di Gesù Cristo.
Ci stanno riuscendo meravigliosamente servendosi della Sua stessa Chiesa.
La nuova religione universale senza dogmi e senza morale, voluta dalla massoneria, si sta instaurando.” (don Floriano Abrahamowicz)
Canzano-Nichols 1- Lei è stato accusato di prendere posizioni distanti dal pensiero del Papa, ma ancora oggi il Vaticano non ha detto in modo chiaro quella che era la posizione di Papa Pio XII riguardante la Shoa, un po’ di confusione, se c’è, non potrebbe essere risolta andando a consultare gli archivi del Vaticano?
ABRAHAMOWICZ – Gli archivi del Vaticano, aperti e consultabili su richiesta, hanno già contribuito a dissipare qualche confusione che si è creata intorno all'atteggiamento di Pio XII nella Seconda Guerra Mondiale. Scompare totalmente il Pacelli “amico dei Tedeschi” e il Papa che per paura dei Tedeschi e di un incremento delle persecuzioni rinuncia alla denuncia dell'omicidio in massa per mezzo delle camere a gas. Negli archivi si scopre invece un Papa che favorisce gli Alleati, anzi si potrebbe dire che collabora con gli Alleati. Volendo però a tutti costi arrestare il conflitto bellico, rifiutava da parte ed altra di prestarsi alla strumentalizzazione di propaganda bellica. Questo atteggiamento gli costò di essere criticato da tutte le parti belligeranti. Inoltre gli archivi insegnano che se si volesse accusare Pio XII di un silenzio colpevole si deve concludere che la stessa accusa sarebbe da girare agli Alleati. Non solo i diplomatici alleati tacevano su certi aspetti specifici dei campi di concentramento, ma chiedevano anche agli Stati amici per corriere diplomatico di fare lo stesso. Secondo loro, sarebbero mancate le prove. Le agenzie di stampa invece non ricevettero da parte del Ministero dei affari esteri americano queste direttive. Forse la confusione sul piano storico è nata proprio da questa discrepanza fra stampa, storiografia e cinema d'un lato, e i
silenzi dei protagonisti, e delle fonti storiche dall'altra. Purtroppo questa confusione storica ha creato una confusione psicologica.
Chiunque vuole ricercare liberamente e scientificamente sui metodi dei crimini di guerra perpetrati nei campi di concentramento tedeschi viene immediatamente accusato di nazismo, odio razziale e fanatismo. Vi sono perfino leggi che vietano la ricerca scientifica su certi temi. Mi chiedo: come è giustamente punito colui che minimizza un crimine, non dovrebbe anche essere punito chi lo aumenta? Chi rimpiange parenti e vicini morti nei campi di concentramento non sente forse i suoi cari disonorati da chi o minimizza o esagera il crimine? E se queste ingiustizie verso la verità storica e il rispetto delle vittime si rivelassero premeditate ed interessate? Guai ai razzisti che si
nascondono dietro l'antirazzismo!
Canzano-Nichols 2- Lei ha affermato: “Io so che le camere a gas sono esistite almeno per disinfettare, ma non so dire se abbiano fatto morti oppure no, perché non ho approfondito la questione”, perché ha dei dubbi sul vero uso delle camere a gas?
ABRAHAMOWICZ – I miei dubbi sono sorti quando ho scoperto che oltre
alla letteratura e la cinematografia ufficiale vi sono le testimonianze di vittime della tortura nazista, di reduci dei campi di concentramento, ma poi anche le fonti storiche nelle testimonianze dei governi degli Stati vincitori che parlavano un linguaggio differente e davano un quadro differente della realtà rappresentata dai manuali scolastici di storia e dal cinema. Ho scoperto che al di là del doveroso ricordo delle vittime civili di ingiuste persecuzioni, torture ed esecuzioni nei campi di concentramento vi era l'altra parte della realtà delle atrocità belliche. I crimini di guerra degli alleati, i campi di concentramento degli alleati, le torture, i massacri. Ho scoperto che anche i vincitori sono stati cattivi. Ho scoperto che la maggioranza degli alti ufficiali
tedeschi volevano sbarazzarsi già a inizio guerra del loro Führer e che per far questo chiedevano l'aiuto agli Inglesi. Invano. Neanche la mediazione di Pio XII ci riusciva. C'è chi da parte dei futuri vincitori ha voluto la guerra a tutti costi e ai quali i vari Hitler e Mussolini andavano benissimo. Per demonizzarli dopo. Guai ai totalitaristi che si nascondo dietro il democratismo!
Canzano-Nichols 3- Cosa ne pensa delle dichiarazioni del vescovo Richard Williamson riportate dall'agenzia di stampa di ispirazione cattolica Zenit ) dove egli chiede scusa agli Ebrei per le sue affermazioni sulla Shoah?
ABRAHAMOWICZ – Mgr Williamson è vescovo e in quanto tale gli stanno a cuore innanzi tutto le anime. E le anime deboli. La confusione di cui sopra vive ancora profondamente nelle anime della grande massa. Lui si è reso conto che la strumentalizzazione mediatica a livello mondiale della sua intervista ha scandalizzato tanti deboli. E di questo si è sinceramente dispiaciuto. Secondo me ha fatto anche bene ad esprimere il suo rammarico verso le persone scandalizzate e a scusarsi con loro. Con ciò Mgr Williamson non ha ritrattato quanto ha detto essere una sua opinione sulla quale lui non rifiuta il dibattito e la prova del contrario.
Penso che diversi rabbini non sionisti verrebbero ad incoraggiare la ricerca libera e scientifica sulla questione delle camere a gas per il rispetto e per l'onore delle vittime dei campi di concentramento tedeschi. Vi sono dei rabbini che hanno preso le difese di Mgr Williamson. Peccato che la Chiesa ufficiale e gli stessi confratelli del vescovo non abbiano preso le sue difese. Tanto più che la questione è intrinsecamente collegata con la teologia perché la memoria della “Shoah” e dell' “Olocausto” è intimamente collegato al vero ed unico olocausto: quello di Nostro Signore Gesù Cristo. Un olocausto però che il libro della religione ebraica postbiblica, il Talmud, annovera fra i meriti e non fra i crimini.
Canzano-Nichols 4- Come capo della comunità lefebvriani del Nordest, ha già posizioni un po’ ‘critiche’ verso il Vaticano?
ABRAHAMOWICZ – Come responsabile dell'apostolato del Nordest la mia posizione verso il Vaticano è stata identica prima, mentre e dopo la mia violenta e diffamante espulsione da parte dei miei superiori. Mi sono sempre sforzato di rispecchiare fedelmente la posizione forte e al contempo prudente, quasi attendista, del nostro venerato fondatore Monsignore Marcel Lefebvre verso il Vaticano. Fino all'ultimo Mgr Lefebvre sperava che il Vaticano tornasse alla sua identità abbandonata dal Concilio Vaticano II. Questo Concilio rappresenta una nuova religione e ha ripudiato la religione rivelata. Infatti si parla di vera e propria apostasia, cioè di rigetto pubblico della religione. Con il decreto sulla libertà religiosa (che non ha niente a vedere con il giusto divieto di violentare la coscienza individuale), richiesto dal B'nai Brith, loggia massonica ebraica, e con il decreto Nostra Aetate, che erige la razza ebraica a fratello maggiore della comunità cristiana, sono state gettate le fondamenta dell'ecumenismo moderno che, dopo essere stato condannato dal magistero precedente, oggi sta alla base della chiesa ufficiale o conciliare che non rappresenta più la Chiesa cattolica. Le riforme liturgiche postconciliari hanno messo in pratica questa nuova credenza che sradica dalle anime i fondamenti della religione cattolica, disorienta individui, famiglie e società intere che da duemila anni erano abituate a Gesù Cristo e alla Sua Chiesa cattolica come principale riferimento della vita individuale, domestica, sociale e politica. È da tempo che i poteri forti vogliono prendere il posto di Gesù Cristo. Ci stanno riuscendo meravigliosamente servendosi della Sua stessa Chiesa. La nuova religione universale senza dogmi e senza morale, voluta dalla massoneria, si sta instaurando. La soluzione? Ricostruire la società cristiana partendo dalla base. Era questo il nostro compito. Il mio compito per il quale mi sono prodigato per undici anni nel Nordest. Il giorno che accidentalmente ho pestato i piedi ai fratelli maggiori rivendicando uguale diritto per tutti i popoli a ricordare i loro genocidi e criticando un certo monopolio che sta acquistando il ricordo della “Shoah”; il giorno che ho ricordato che il sionismo cerca di rimpiazzare l'unico vero e perfetto olocausto: quello di Nostro Signore Gesù Cristo sulla croce, sostituzione avvallata nei fatti e nei detti dallo stesso Vaticano, in quel giorno sono stato espulso. Sono rimasto molto deluso ma non porto rancore.
Continuo nella stessa posizione di prima. Ha forse cambiato chi cerca di riconciliarsi con la chiesa ufficiale?
Canzano-Nichols 5- Il revisionismo storico praticato sulla questione ebraica durante la guerra (“negazionismo” per i suoi avversari) tende a scoprire e divulgare verità documentate che la storiografia ufficiale non sembra prendere in considerazione semmai osteggia, cosa ne pensa?
ABRAHAMOWICZ – Sono fiducioso che ora dopo più di cinquant'anni la curiosità di andare a spulciare le fonti storiche potrà rimediare alle perplessità di molti e introdurre un periodo di equa memoria per tutti i popoli che hanno subito nella storia dei genocidi. Come non pensare agli Armeni, agli Ukraini, ecc.? Aggiungo, non come paragone ma come identificazione, i cinquanta milioni di aborti all'anno. E le cifre sono minimaliste! Un genocidio per legge!
Canzano-Nichols 6- Il pacchetto sulla sicurezza prevede che il ministero dell'Interno potrà ordinare l'oscuramento dei siti Internet sui quali si commette il reato di apologia o si istiga a delinquere. E poi?
ABRAHAMOWICZ – E poi il vero volto del democratismo odierno getterà la maschera di buonismo, di pseudoaltruismo, di pseudorispetto di tutto e di tutti, dei giusti personali per quanto perversi siano, per apparire con il suo vero volto anticristico di gulag mondiale. Nel quale però l'anima che aderisce a Cristo rimarrà libera di una libertà interiore che fece già cantare i martiri dei primi secoli inni di gioia e di gloria nell'attesa della venuta ultima e definitiva del Rex tremendae majestatis.
Canzano- Nichols 7- Cosa succede invece in Europa?
ABRAHAMOWICZ – Le leggi circa la libertà si stanno restringendo. Oggi, in più paesi vige il divieto formale di fare certi discorsi scientifici su certi aspetti dei campi di concentramento della Seconda Guerra Mondiale. La confusione storica che è venuta a formarsi circa questa tematica ha generato quella confusione psicologica di cui prima. Ma la confusione, da storica e psicologica, ha anche i suoi riflessi nella società tutta intera, nei suoi aspetti politici, finanziari e anche e soprattutto religiosi.
L'ecumenismo ha fatto confusione su Dio. Ora il Dio Trino non è il dio né del Talmud né del Corano. Questa confusione giova a chi verrà un giorno farsi adorare come dio: l'anticristo. I suoi precursori: l'indiscussa “autorità” mediatica: “hanno detto che,…”, autorità che comanda despoticamente sull'immaginario collettivo, relegando agli arresti domiciliari la ragione, colei che rende ragione della veridicità dei vangeli e della religione rivelata, che invece viene oggi dichiarata rilevare dell'immaginario: un mondo capovolto.
Finché non è vietato di essere cattolici, ma ché lo si può essere anche se solo in quanto scomunicati dalla setta modernista, proter metum judaeorum, confessiamo il credo dei nostri padri, serviamo Dio nella liturgia bimillenaria non contaminata dal modernismo, rivendichiamo il regno sociale di Nostro Signore Gesù Cristo! Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat!
BIOGRAFIA
Don Floriano Abrahamowicz nasce il 7 aprile 1961 a Vienna in Austria. Entra nel 1986 nel seminario della Fraternità San Pio X in Francia. Sarà ordinato sacerdote a Ecône in Svizzera nel 1992. Svolgerà il suo apostolato in Austria, Germania (insegna al seminario di Zaitzkofen), Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria e Albania. Prima di entrare in seminario studia il violoncello e frequenta dal 1983 al 1986 l'istituto universitario della Fraternità San Pio X a Parigi dove segue dei corsi di storia. Gli ultimi dieci anni di apostolato li ha svolti in Triveneto. In questi dieci anni l'apostolato in Triveneto si è sviluppato bene e la realtà tradizionalista ha acquisito anche una certa visibilità mediatica. Allo scoppio dell'affare Williamson nel gennaio di questo anno don Floriano, invece di sconfessare Mgr Williamson e chiedere scusa, ha voluto fare valere il diritto di replica alle false accuse diffamanti di “negazionismo” contrattaccando e diffendendo la memoria dei massacri di altri popoli contro l'esagerata monopolizzazione della memoria della tragedia della persecuzione dei ebrei. Voleva anche difendere il vero olocausto. Olocausto significa sacrificio spontaneo di se stesso in onore di Dio: il sacrificio della croce di Gesu Cristo, unico vero e perfetto olocausto. Don Floriano si è dispiaciuto dell'atteggiamento preso nei suoi confronti e nei confronti di Mgr Williamson da parte dei suoi superiori. la destituzione di Mgr Williamson e la sua riduzione al silenzio completo sulla questione storica da lui sviluppata alla televisione svedese; l'espulsione e lo sfratto violento dello stesso don Floriano. Si aspettava che la Fraternità San Pio X non arretrasse davanti alle pressioni dei poteri forti e denunciasse in quell'occasione l'apostasia conciliare che tace sulla regalità sociale di Nostro Signore Gesù Cristo a favore del messianismo ebraico attuale.
Espulso dalla sua chiesa a Treviso, don Floriano Abrhamowicz continua il suo apostolato sacerdotale, insieme ai suoi fedeli, nella domus Marcel Lefebvre a Paese, sempre in provicia di Treviso.
Per contattarlo: donfloriano@sanpiox.it