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Ci dissociamo

di Patrizia Bugnano

Beppe Grillo ha discusso la legge di iniziativa popolare in Commissione affari costituzionali di cui è presidente il senatore Carlo Vizzini (Pdl), lo stesso senatore che oggi compare sulle prime pagine di tutti i giornali al fianco di Cuffaro, Cintola e Romano (Udc) per aver ricevuto mazzette da parte di Ciancimino.

Beppe ha utilizzato un linguaggio semplice, ruvido ma comune, nulla di scandaloso, magari alcuni passi meno condivisibili di altri. Il suo discorso ed il video sono sul suo blog, potete leggerlo ed ascoltarlo senza intermediari parziali. Nel suo discorso ha rivolto appellativi ai politici e ai Parlamentari dicendo che “sei persone hanno deciso i nomi di chi doveva diventare deputato e senatore, hanno scelto 993 amici, avvocati e scusate il termine, qualche zoccola, e li hanno eletti.” e per questo le “donne di Palazzo Madama, compatte”, scrivono i giornali, lo hanno querelato.

Le parlamentari dell’Italia dei Valori non aderiranno a questa querela, primo perché condividono larga parte del discorso di Grillo, secondo perché non sappiamo se ci sia “qualche zoccola” in Parlamento, terzo perché ci riteniamo fuori da quel “qualche” che molto onestamente lascia spazio ad un distinguo.

Auguri Beppe per la proposta di legge popolare di cui ci faremo garanti dell’iter sia in Commissione che in Parlamento.

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