ELEZIONI EUROPEE & AMMINISTRATIVE, VINCE L’ANTIPOLITICA

La politica andrebbe culturizzata e trattata come un’arte.

Dopo ogni tornata elettorale vince sempre il ricatto politico, tutti i partiti e movimenti hanno vinto qualcosa, quello che la stampa nazionale, i nostri fratelli maggiori, non mettono bene in evidenza, e’ che l’antipolitica e’ in continuo crescendo sia in Itallia sia in Europa, un movimento silenzioso, alternativo e non rappresentato, che alla fine esplodera’, scuotendo la coscienza del legislatore. Partiamo dal basso, il partito del non-voto si e’ stabilizzato al 30%, aggiungendo quel 15% di nanetti non rappresentati in parlamento arriviamo al 45%, la maggioranza assoluta. Una maggioranza in certa d’autori! I cinque partiti vincenti si contestano solo il 55% dell’intero elettorato, la quale si potrebbe in linea di massima ricalcolare: il PdL al 25% in PD al 16% il rimanente 14% va a Lega, IDV e UDC.Un si al referendum del 21 ridurebbe ulteriolmente le percentuali. L’Italia e’ tutt’altro che una Repubblica parlamentare e rappresentativa. Dov’e’ la vittoria? Narra il nostro Inno Nazioanle.Una vittoria ovviamente solo apparente. Berlusconi perde popolarita’, quel 75% di consensi, che ha cantato e decantato con la complicita’ della stampa e i massmedias ai quattro venti, e’ da considerarsi solo un’invenzione mediatica. Lo stesso berlusconismo e’ qualcosa d’inventato. Sbaglia chi crede che in Italia siamo all’alba della terza Repubblica, siamo rimasti alla prima Repubblica i ricatti politici negli anni settanta e ottanta erano all'ordine del giorno e lo sono ancora oggi, la Lega detta leggi nella maggioranza di governo, l’UDC e IDV, nell’opposizione. Alle amministrative il PDL vince grazie ai voti della Lega a Nord e di quelli dell’UDC al Sud (parole loro). Di Pietro lancia l’alleanza alternativa, se mi e' concesso, consiglio all’”amico” Di Pietro di rivolgersi al suddetto movimento alternativo e chiedersi del perche’ di tanto assenteismo politico. E’ importante considerare due punti (1) Chi sarebbe l'assenteista?, e (2) Cosa si aspetta dal legislatore?. Probabilmente scopriremmo, che per una buona parte sono i giovani, i lavoratori a basso reddito, gli intellettuali. Per un giovane non e’ “salutare” vedersi rappresentato in parlamento da ultra ottantenni, occorre una legge che limiterebbe l’eta’ massima a 65 anni per essere eleggibile in parlamento. Chi rappresenterebbe oggi i lavoratori a basso reddito e le fascie indigenti? Nessuno! La sinistra radicale e storica e’ sparita, troppo presa da personalismi e ri-visioni ideologiche. La politica per molti intellettuali e’ diventata un qualcosa senza anima e a livelli tiforistici, alla fine vince sempre chi ha piu’ “capitali” a disposizione, accaparandisi i personaggi all’ultimo grido, si sentono soffocati da tanta superficialita’ e incoerenza legislativa. L’altissimo livello di corruzione politica italiana ha dovuto innanzi tutto ad una mancanza dell’alternanza. Sono trent’anni che vediamo le stesse faccia e le stesse tematiche. E’ ora di cambiare mosica.

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