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Lainate: donna non vedente rischia di non votare

Una donna non vedente si reca alle urne assistita da suo figlio. Il presidente di seggio le dice che non può votare.

E' successo il sette u.s. a Lainate, in provincia di Milano, presso il seggio 6 in via Litta.
La donna non vedente si chiama Cristina Schultze, sorella di Giorgio Schultze, candidato indipendente al Parlamento Europeo nelle liste dell'Italia dei Valori.
Cristina Schultze, non vedente dall'età di dieci anni, ha sempre esercitato il suo diritto di voto. Il voto assistito è regolamentato dalla legge n. 17 del 5 febbraio 2003 che prevede che gli elettori affetti da gravi infermità fisiche, per cui non possono esercitare autonomamente il diritto di voto, possono avvalersi dell'assistenza di un accompagnatore. La legge dichiara inoltre che sono da considerarsi elettori affetti da grave infermità i non vedenti, gli amputati alle mani, gli affetti da paralisi o da altri impedimenti analoghi tali da non consentire l'autonoma espressione del diritto di voto.

Ci sono volute le autorità pubbliche che hanno ricordato al presidente del seggio di Lainate il diritto della donna. Cristina Schultze è riuscita in definitiva a esprimere la sua preferenza elettorale, ma questa mattina a Lainate si è consumato un episodio di discriminazione preoccupante nei confronti dei disabili.

Giorgio Schultze, coinvolto in prima persona, ha detto: “Quanto è successo a Lainate è scandaloso e inaccettabile. E' indecente che un presidente di seggio ignori le leggi vigenti sui diritti dei diversamente abili. Mi auguro vivamente che non si ripetano mai più casi come questo”.

Diesis Group
Paola Ratclif
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