Piani di Sviluppo Rurale 2007-2013: ancora pochi i fondi spesi

Concreto il rischio di perdere parte degli stanziamenti a disposizione, in base all’ultimo rapporto pubblicato dalla Rete Rurale Nazionale. Al 31 marzo speso meno del 15% di quanto assegnato dall’Unione europea
di C. S.
Dall'analisi del rapporto sull'avanzamento del bilancio comunitario e della spesa pubblica aggiornato al 31 marzo 2009 emerge che a livello nazionale i pagamenti complessivi a carico del FEASR ammontano a 1.241 milioni di euro (anticipi e pagamenti intermedi) pari ad una capacità di spesa rispetto all'assegnato FEASR 2007- 2013 del 14,97%.
I pagamenti al netto degli anticipi ammontano a 660,7 milioni di euro pari ad una capacità di spesa effettiva del 7,97%.

Rispetto all'ultimo trimestre del 2008 l'incremento è stato di un modesto 0,43% per un importo complessivo rendicontato nel primo trimestre 2009 di 35,2 milioni di euro – ben al di sotto dell'avanzamento trimestrale medio dall'inizio della programmazione di euro 94,2 milioni.

La maggior parte, corrispondente a 32,8 milioni di euro, è stata spesa per i pagamenti agroambientali; la spesa per gli investimenti ammonta a solo 2,7 milioni di euro ed insignificante appare la spesa per gli altri assi.

In termini prospettici risultano preoccupanti i ritardi di spesa di molti programmi del mezzogiorno anche in considerazione delle ingenti risorse finanziarie loro assegnate.

Relativamente al raggiungimento dell'obiettivo di spesa 2009, solo tre regioni (Veneto, Calabria e Campania) non hanno ancora raggiunto tale obiettivo, ma presumibilmente nella prossima dichiarazione trimestrale le spese potranno superare con successo la soglia minima; il dato finanziario non è comunque confortante perché comprende al suo interno gli anticipi versati (pari al 7% del totale Feasr 2007-2013) con il conseguente rischio che le annualità a venire presentino una spesa insufficiente ad evitare il rischio del disimpegno dei fondi stanziati.

Da rimarcare invece il risultato positivo dei PSR Marche, Friuli Venezia Giulia, Trento, Bolzano, Liguria e Lombardia, che risultano aver raggiunto una performance di spesa superiore al 20%.

E' da sottolineare comunque che – nell'ipotesi di pagamento in via prioritaria delle spese di transizione e di pagamento dei nuovi impegni solo una volta esauriti gli impegni della passata programmazione – le regioni che hanno una più elevata performance di spesa (Marche 21,43%; Bolzano 20,83%; Friuli Venezia Giulia 19,69%; Trento 18,58%) risultano anche quelle con un più alta percentuale di liquidazione dei debiti pregressi: in questi primi due anni di spesa Bolzano e Trento hanno esclusivamente pagato i vecchi impegni, mentre per le Marche ed il Friuli rispettivamente il 78% e il 65% della spesa fatta fin ora è rappresentata dai trascinamenti; infine Lombardia e Liguria presentano una quota di trascinamenti pari al 67,44% e 65,02% della spesa rendicontata.

Infine, dalla proiezione dei dati di rendicontazione emerge che se tutti i programmi mantenessero nei prossimi trimestri la media di spesa avuta fin ora, nel 2010 ben sette regioni dell'obiettivo competitività andrebbero in disimpegno ed addirittura tutte le regioni dell'obiettivo convergenza.

Spostando il focus dalle performance delle singole regioni ai dati aggregati a livello nazionale si evidenzia come la spesa effettuata, nel 2009, sia superiore al 108% del programmato e che per il 2010 risulta già speso il 54% dei fondi previsti.

Appare pertanto auspicabile organizzarsi al meglio per eliminare il rischio di disimpegno, vista l'impossibilità di effettuare compensazioni su base nazionale.

Fonte: Rete Rurale Nazionale

di C. S.
30 Maggio 2009 TN 21 Anno 7

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