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(Associazione Nazionale per l’Arbitrato & la Conciliazione)

A.N.P.A.R.

(Associazione Nazionale per l'Arbitrato & la Conciliazione)

E' prevista entro la fine della settimana l'entrata in vigore della legge che dovrebbe prevedere il tentativo, obbligatorio di conciliazione anche per i procedimenti in corso. La legge come si sa entrerà in vigore 15 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Come avevamo previsto salvo, ulteriori intoppi, uno o più decreti leggi, saranno emanati con effetti prima della fine del mese corrente.
Il “piano giustizia” per debellare la lungaggine dei processi civili comincia a delinearsi e l'ANPAR (Associazione Nazionale per l'Arbitrato & la Conciliazione) che, aveva colto da tempo il bisogno di perseguire fatti specifici attraverso l'istituto della conciliazione o di altri sistemi di ADR (alternative dispute resolution) è lieta di annunciare l'entrata in vigore delle nuove regole processuali e fra questi anche quelli riguardanti la conciliazione.
Lo staff ANPAR ha usato la testa per premiare, oggi, chi ha creduto nella conciliazione e per scongiurare il fallimento del “progetto”, dice il presidente dott. Giovanni Pecoraro, e non ha mai voluto aver a che fare con personalità esterne ai sistemi ADR o che si sono improvvisati esperti in materia e tecniche di conciliazione, all'ultima ora e solo in previsione dell'entrata in vigore della legge.
Se, è stato scongiurato il fallimento del “progetto conciliazione” lo si deve soprattutto all'aiuto di conciliatori specializzati, che hanno frequentato i corsi, gli organi d'informazione della carta stampata, radio- e televisione, tutti consci di ben conoscere cosa avevano sotto i piedi,.
La conciliazione sta guadagnando contro il ricorso alla giustizia ordinaria e l'ANPAR è fiera di aver operato, di continuare ad operare, e di operare bene, nell'interesse di tutte le categorie interessate, sia, come ente formativo, che, come organismo di conciliazione.
Certo è impensabile che vada tutto in porto subito, dice ancora Pecoraro, ma, abbiamo fiducia nel fatto che il Ministro Angelino Alfano, oltre a rendere obbligatorio il “tentativo di conciliazione” renda obbligatoria la conciliazione medesima.
Per ora, la maggiore novità consiste nel fatto che per i procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della nuova legge, insieme alle nuove misure procedurali, tra vecchie e nuove cause, la legge fortifica quella norma giuridica di comportamento processuale, contenuto nel Codice di procedura civile, che condanna chi tenta di TRARRE PROFITTO, sfruttando l'attuale artificiosità del sistema giudiziario civile.
Pertanto con la nuova legge, non sarà la parte perdente ad essere punita ma, quella vincente.
Le spese processuali sono infatti a carico di quest'ultima se, in tribunale, ottiene un risultato meno vantaggioso di quello che aveva raggiunto nella fase della conciliazione: che aveva fatta fallire per cercare maggior fortuna in aula.
L'ANPAR, alla luce di quanto sopra, invita cittadini, avvocati e/o commercialisti a proporre all'altra parte, anche nei procedimenti pendenti, l'avvio di procedure di conciliazione. Agli organi di informazione, per quanto di loro competenza, di avvisare i cittadini di questa nuova possibilità, che riduce i tempi di giustizia senza ulteriore aggravio di spese ed onorari.

Ufficiostampa

Iannone

www.anpar.it

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