PIE, richiamo di Italiani in Italia

Troppo spesso si parla di “Fughe di grandi cervelli dall’Italia”.

Ci sarebbe un modo molto efficace ed allettante per riportarne alcuni validi connazionali a casa, senza ulteriore spreco di risorse e utilizzando in modo ottimale quanto già viene investito dallo Stato Italiano.

Mettere Italiani che vivono ho sono vissuti all’estero come Dirigenti degli Uffici Emigrazione Italiana, reclutandoli tramite un Bando di Concorso Internazionale.

Dalle varie informazioni raccolte presso diverse Regioni italiane, si è evidenziato che:

1) Il settore EMIGRAZIONE presso le Regioni e Province italiane viene gestito da persone che, indipendentemente dal loro livello culturale, presentano una forte carenza di conoscenze del “Emigrazione”.

2) Per accedere ai fondi assegnati con delibere ufficiali, a favore degli Emigranti, di Associazioni o Enti che trattano l’Emigrazione, esiste un procedimento talmente complesso e meschino da seguire, che quasi sempre, i richiedenti non ricevono quanto gli spetterebbe.

Sistematicamente, i fondi stanziati, e parliamo di centinaia di migliaia di Euro all’anno, finiscono nelle tasche di chi gestisce questi patrimoni.

3) Quanto viene trattato dagli Enti addetti all’Emigrazione in Italia, anche se trattato nel peggiore dei modi, comunque tratta quasi esclusivamente problemi di Immigrati in Italia, ignorando completamente e volutamente i nostri connazionali che vivono in tutto il mondo.

4) Gli Organi addetti all’Emigrazione, in Italia, ignorano completamente i nostri connazionali che sono rientrati definitivamente in Italia. Nessuno si cura del loro reinserimento nell’ambiente in cui hanno fatto ritorno dopo decenni di assenza, del loro stato finanziario, ecc…

5) Il contatto fra gli Italiani sparsi per il mondo e i loro Comuni di origine viene completamente trascurato.

Alla luce di queste enormi carenze, per far sì che quei connazionali che (spesso) dopo molti anni di assenza dall’Italia, decidono di ritornare nella loro Patria, si sentano trattati come stranieri in casa propria e per riallacciare il contatto fra gli italiani sparsi per il mondo e i propri Comuni di origine, al Convegno Internazionale sull’Emigrazione tenutosi a Zurigo, in Settembre 2007

dall’ Associazione Internazionale Emigranti Italiani,

facemmo questa proposta ai politici e autorità presenti:

1) Chiediamo che presso ogni amministrazione Comunale, Provinciale e Regionale venga istituito,

e dove già esiste venga modificato,

un Ufficio dell’Emigrazione che abbia come Dirigente un EX-EMIGRANTE.

Il Dirigente, Capo ufficio Emigrazione, deve essere la prima persona di riferimento per le Autorità italiane.

Con questo metodo si vuole affidare la gestione dell’Emigrazione a delle persone competenti, affidabili e ricchi di esperienza accumulata con anni di vita all’estero.

Gli attuali gestori di questo settore si sono dimostrati di essere incompetenti, opportunisti, profittatori e sperperatori dei beni a loro dati da gestire.

Troppo spesso, si sono appropriati loro stessi, con metodi distorti e malavitosi, di fondi destinati all’Emigrazione.

Cari Italiani, quest’argomento suscitò risolini di sarcasmo sulla bocca di alcuni politici venuti dall’Italia, due politici italiani eletti in Svizzera e di un presidente di Comites,

(accolti con tutti gli onori) al nostro Convegno.

Questo atteggiamento irrisorio è la dimostrazione di quanto e di come i problemi dell’Emigrazione interessano a quanti da noi furono eletti per rappresentarci e tutelarci, e

(per quello che non fanno) vengono strapagati dallo Stato italiano.

Col loro comportamento, ci hanno dimostrarono e ci dimostrano tuttora che non hanno nessuna intenzione di cambiare qualcosa al Sistema distorto, in cui si sono inseriti come cortigiani, e che il loro lauto stipendio, e non i loro compiti, è la cosa che per loro conta innanzitutto.

Quest’atteggiamento beffardo dei politici ci rattristò molto, ma ancora più triste fu il dover notare che anche i politici e il presidente del Comites che vivono all’Estero con noi, trovarono la nostra proposta “ridicola”.

Ma è poi proprio così ridicolo chiedere quanto è giusto?

Vogliamo che siano dei chirurghi ad operarci. Vogliamo che siano dentisti a curarci i denti.

Non vogliamo professori a costruire case. Non vogliamo macellai a fare i muratori.

Vogliamo ex Emigranti a gestire l’Emigrazione.

Ex-Emigranti competenti, con gli attributi necessari, ce ne sono tanti. Basta solo motivarli.

Amici miei, voi cosa ne pensate?

E’ giusto che l’Emigrazione in Italia:

1) Sia gestita da gente ambigua che non ha mai varcato le Alpi ?

2) Venga continuamente derubata delle risorse ad essa assegnate ?

3) Sia gestita da persone che bloccano anche le iniziative a favore degli Emigranti ?

4) Si disinteressa nel modo più assoluto degli italiani sparsi per il mondo ?

5) Si disinteressata dei connazionali rientrati in Italia ?

6) Non si sia mai presa la briga di informare i connazionali sparsi per il mondo di quanto lo Stato Italiano mette a loro disposizione, dei propri diritti, dei contatti con i Comuni di origine?

P.S. Il risolino sarcastico suscitato all’epoca, probabilmente era un brivido.

Se riusciremo a portare avanti questa iniziativa, si sgretolerà dalle radici uno dei tanti gravi mali di corruzione e assistenzialismo. Avremo un’Emigrazione organizzata e in grado di contribuire a far sorgere dei veri cambi positivi a questa nauseabonda politica.

L’attuale “Sistema”, non ha alcun interesse a cambiare.

Sanno e temono che: Il tipo di gestione dell’Emigrazione, da noi suggerito, porterebbe immancabilmente alla fine di questi governi che vivono solo dei Partiti assistenziali, cortigiani, senza una propria volontà e schiavi di chi li dirige.

Dino Suppa

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy